Articolo di Chiara Bernini | Foto di: Andrea Ripamonti
Il countdown sul telone grigio con le iniziali MB che copre il palco si sta precipitando verso l’ora X. Da lontano, man mano che il tempo scorre a rovescio, si scorge una sagoma che lentamente si avvicina al pubblico. 5, 4, 3, 2, 1. Il telone cade e Michael Bublé spunta da sotto il palco: it’s showtime!
Stesso posto, stesso…Forum. Ci eravamo lasciati all’Assago Forum nel lontano settembre 2019 e ieri sera, nello stesso palazzetto, Michael Bublé e i suoi fan italiani si sono ritrovati per la prima di due date nel Bel Paese. Una doppietta tutta milanese che l’italo-canadese ha regalato ai suoi adorati sostenitori nell’ambito del Higher Tour 2023, il tour promozionale del suo ultimo disco Higher.
Un ritorno trionfale in terra natia che, registrando l’ennesimo sold out, conferma l’ingrediente segreto che contraddistingue la ricetta del successo “alla Bublé”: l’amore per l’amore. Onestamente, non assistevo a un concerto così romantico, contemporaneamente commovente e ironico, ma soprattutto seducente come quello di Michael da un bel po’ di tempo. Due ore di puro spettacolo in cui il cantante ha dimostrato il suo attaccamento viscerale alla musica, evidente già dalla monumentale scenografia portata in Italia. Un palco composto da ampie gradinate laterali pronte ad accogliere l’immensa orchestra di ventisei componenti divisi tra strumenti a fiato, ad arco, un incredibile pianista e il direttore d’orchestra. Quattro grandi schermi sparsi per l’intero palazzetto. Scintillanti strobosfere. Migliaia di luci. E soprattutto una lunghissima passerella che taglia in profondità il parterre del Forum, intenzionata ad abbattere quella quarta parete che separa il pubblico dall’artista, creando un unicum.
Ed effettivamente, sin dai primi brani, la serata è stata all’insegna di una continua interazione tra Michael Bublé e i suoi fan, rivelando le sue sorprendenti (e ammetto inaspettate) doti da showman e cabarettista. Dopo un ingresso spettacolare sulle note di Feeling Good, il cantante, in un elegante look total black, si è infatti lanciato in una serie di siparietti, alternando momenti scherzosi e sexy ad altri commoventi in cui il contatto con la folla adorante è una costante per la gioia di tutti i presenti e di Bublé stesso.
“Oh mio dio, guardate quanto è sexy questo uomo!“, esclama scendendo dal palco e puntando le telecamere su Gianmaria, un ragazzo ai piedi della passerella con le iniziali MB tatuate sul braccio. “Tu, Gianmaria questa sera mi hai ispirato”, continua Michael. “Questa sera voglio fare quello che mi pare: non sono qui per fare un concerto ma per fare FIESTA. E quando più tardi tornerete a casa, farete tanti Bublébies”. Pronuncia pochissime parole in italiano, preferendo il più simile spagnolo. Ma questo non lo ferma dal duettare – seppur in inglese – con una donna del pubblico che si lancia in una potente interpretazione della napoletanissima Anema e Core, a cui si unisce la splendida calda voce dell’artista.
Bublé sul palco parla, balla e fa il mattacchione, ricoprendosi anche di autoironia. “Fuck Christmas songs!”, esclama mostrando alle telecamere il dito medio. Un gesto scherzoso diretto a chiunque lo etichetta come “cantante stagionale”. Nessuna canzone natalizia quindi. Un repertorio musicale certamente importante, che lo ha anche reso un celebre meme sul web, ma che costituisce solamente una parte della sua incredibile carriera.
Michael, infatti, è tanto altro. È una celebrazione vivente della musica senza tempo. Il suo set è prettamente contraddistinto da cover quali L-O-V-E e il medley Quien Serà / Sway che fanno ballare a ritmo di cha cha cha. Reinterpretazioni di brani immortali attraverso il suo inconfondibile stile che dimostrano le sue incredibili abilità da crooner, rendendolo a mani basse uno dei migliori interpreti in circolazione.
Ma tra le proposte del passato, trovano spazio anche i suoi più grandi successi d’autore tra cui Haven’t Met You Yet, che fa scattare in piedi chi è seduto nel parterre, dandosi alla pazza gioia su invito dei tre simpatici coristi-ballerini. A far brillare gli occhi ci pensano poi le performance della gioiosa It’s a Beautiful Day e della splendida Hold On, sulle cui note il Forum si illumina a giorno con migliaia di flash accessi per creare un’atmosfera suggestionante. Immancabile poi l’eccezionale Everything che, con quel ritornello-dichiarazione strappalacrime, si conferma capace di sciogliere anche il cuore più ghiacciato.
Se l’amore è il fil rouge della notte meneghina, Bublé dedica la prima parte del set all’amore per una delle sue due patrie: l’Italia. “Questa è la mia casa. You made me, voi mi avete creato!”, confessa emozionato al pubblico italiano. Il Bel paese è così celebrato dall’italo-canadese con Home e una struggente cover di Smile che, cantata accanto al suo pianista, è un’esplicita dedica al suo caro nonno di origini italiane. Un momento toccante che unisce l’intero Forum in un abbraccio attorno all’artista il quale, visibilmente commosso, si asciuga le tenere lacrime.
Superato il momento di commozione, la seconda parte dello spettacolo è invece dedicata alla celebrazione di un altro suo grande amore: Elvis Presley. “Questa sera io sono seduto sulle spalle di grandi artisti come Frank Sinatra, Dean Martin, Tony Bennet ed Elvis Presley”, confessa Bublé con un’umiltà disarmante. “Ho avuto anche il piacere di conoscere la splendida Priscilla Presley”, continua, “e quindi voglio omoggiarla così”. Il risultato sono Fever e un medley di One Night/ All Shook Up / Can’t Help Falling in Love. Quattro canzoni celeberrime infilate una dietro l’altra e performate in pieno stile Elvis, a cui Bublé prove anche a imitare l’accento.
Come in un film noir fatto di atmosfere cupe e instrise di pioggia, la teatrale Cry Me a River lascia infine spazio alle encore che chiudono la serata con la trionfale Always on My Mind. Il pubblico balla commosso. Ci sono coppie che si scambiano baci affettuosi. Michael si inchina. Mentre scompare alla vista dei nostri occhi pieni di amore, ci ringrazia dal profondo del cuore con quel suo dolce sorriso.
Se davvero Michael Bublé è “a man on a mission”, come scritto sul suo sito, allora è un uomo in missione per conto della musica. E se insegnarci ad amare è il suo obiettivo, ieri sera l’ha brillantemente raggiunto. Buon viaggio ai fortunati che assisteranno questa sera al suo bis!
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MICHAEL BUBLÉ – la scaletta del concerto al Forum di Assago
Feeling Good
Haven’t Met You Yet
L-O-V-E
Such a Night
Quien Serà / Sway
When You’re Smiling (The whole World Smiles With You)
Home
Everything
Higher
To Love Somebody
Hold On
Smile
I’ll Never Not Love You
Fever
One Night / All Shook Up / Can’t Help Falling in Love
You’re the First, the Last, My Everything
It’s a Beautiful Day
Cry Me a River
Encore:
Smile (instrumental)
How Sweet It Is (To Be Loved By You)
Save the Last Dance For Me
Always On My Mind