Foto di Andrea Ripamonti
È dal 2015 che Ludovico Einaudi ama chiudere il suo anno musicale al Teatro Dal Verme di Milano con una serie di concerti consecutivi che ogni dicembre fanno registrare il tutto esaurito, segno che l’appuntamento milanese è una tradizione molto sentita e attesa dal pubblico. Nell’anno in cui tutto vuole ricominciare, la ripresa di questi concerti assume un significato speciale anche per lo stesso Einaudi, quasi un valore simbolico:
“Ho sempre tenuto molto a questo appuntamento. Ho voluto confermarlo anche quest’anno, nonostante le limitazioni e le difficolta, come segno di incoraggiamento e affetto verso la mia città”.
Sono dunque quindici i concerti che Ludovico Einaudi terrà nella Sala Grande del Teatro, dall’1 al 18 dicembre, un’occasione per tornare a vivere insieme l’esperienza e l’emozione della musica dal vivo.
Durante il tempo sospeso del lockdown le musiche di Einaudi hanno continuato a camminare autonomamente. Alcune di queste tratte da “Seven Days Walking” ed “Elements” hanno accompagnato i due film più premiati della stagione cinematografica: “Nomadland” di Chloé Zhao (sei Oscar, due Golden Globe e Leone D’Oro a Venezia) e “The Father” di Florian Zeller (due Oscar e due British Academy Award).
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