Articolo di Stefania Clerici | foto di Andrea Ripamonti
È partita lo scorso 8 aprile la nuova avventura live di Margherita Vicario. 7 date in tutta Italia per il suo CLUB TOUR 2022 che dopo Bologna, Treviso, Napoli, Bari, Firenze, è approdato al Fabrique di Milano, per chiudersi poi sabato 30 all’Atlantico di Roma.
Una festa pop in technicolor, con una scaletta sospesa tra grandi successi del passato e nuove canzoni, che vede Margherita Vicario al centro di una super band impreziosita da tromba, sax, trombone, cori, batteria, basso e tastiera, per creare un’atmosfera magica e travolgente.
L’inizio del live è subuto caldo e ricalca proprio l’ultimo lavoro in studio di Margherita “Bingo”, con la partenza di Astronauti, incalzata dalla title track Bingo e dalle note ovattate di Orango tango, Romeo e DNA (oh putain). Verso la fine di questa prima parte del live si continua a urlare su La meglio gioventù e la romantica Fred Astaire.
Energia e vitalità sul palco e giù da esso, dove un coro di ragazzi e ragazze cantano a gran voce i successi della cantante: saranno i piccolo quadri di una quotidianità vissuta, sarà il sound un po’ pop e un po’ rap, ma ancheggiare e battere le mani viene proprio naturale in questo mare di gioventù, che monta in un crescendo quando Margherita chiama sul palco un amico a cantare: Ramiro dei Selton (e il suo ukulele), per il duetto di KarmaSutra, moderna love story tra un lui e una lei che tra frasi quante volte sentite “il problema non sono io, quanto mi dispiace”, si trascinano in una non storia troppo problematica.
Da qui il salto nei pezzi del primo album della cantante, al suo esordio nel 2014, dopo anni da attrice, nel mondo della musica con Minimal Musical: ecco Frollino, Per un bacio, Come va e la desideratissima Pincio. Stupisce e fa ballare la cover pop di Is This Love… Quando il Fabrique ridiventa la disco dance del sabato sera e il suono elettronico invade tutta la platea per un ballo collettivo.
A gran sorpresa poi arriva “la più amata d’Italia” sul palco: Elodie, cui cui Margherita duetta in XY. Telefonini alzati, video, cori, ancheggiamenti e mani al cielo, si raggiunge così il punto più alto della festa, che continua anche sui pezzi finali di Come noi, Giubbottino e l’amatissima spagnoleggiante Pina colada. Dopo una breve uscita di scena la remise è affidata all’epilogo rap di Bingo e ai due più grandi successi da cantare a squarciagola di Mandela e Abauè.
Quasi le 11 pm, un rito collettivo leggero e audace quello del live di Margherita Vicario, che con la sua semplice lettura del presente, fa ballare un pubblico giovane ma anche eterogeneo: non mancano i genitori che saltano con i figli, le studentesse fuorisede, i ragazzi un po’ indie e -come me- qualche curioso di un nome e di una musica che non è nelle sue corde, ma che fa irremediabilmente divertire e ballare.
Appuntamento in casa Vicario a Roma questo sabato, per il big closing party all’Atlantico, a cui i fan più affezionati non possono mancare.
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Margherita Vicario – La scaletta del concerto a Milano al Fabrique
Astronauti
Bingo
Orango tango
Romeo
Troppi Preti troppe suore
DNA (oh putain)
La meglio gioventù
Fred Astaire
Karma Sutra feat Ramiro dei Selton
Frollino / Can’t help falling in love
Per un bacio
Come va
Is This Love (Bob Marley & The Wailers cover)
Pincio
XY feat Elodie
Come noi
Giubbottino
Pina colada
Encore:
Bingo (epilogo)
Mandela
Abauè