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Reportage Live

“Chi non ha mai visto nascere una Dea” non ha conosciuto Marianne Mirage

L’incanto di Teatro, il nuovo album della cantautrice, è una poesia intima che raggiunge il cuore e le corde emozionali.

Marianne Mirage in concerto allo Spazio Teatro 89 di Milano Aprile 2025
Marianne Mirage in concerto allo Spazio Teatro 89 di Milano foto di Katarina Dzolic per www.rockon.it

Articolo di Stefania Clerici | Foto di Katarina Dzolic 

Anche se a teatro si va di solito per vedere la finzione in scena, ieri sera tutto si è esperito nella maniera più vera e autentica che si potesse, dalla voce alle parole della cantautrice Marianne Mirage.

Dopo le tappe di Roma, Cesena, Bologna, Torino, Biella, l’artista è tornata nella sua città d’adozione, Milano, per un live dal sapore vintage ma dai contenuti tanto tanto attuali. Sul palco con lei Marquis alle tastiere, sintetizzatori e percussioni, Giovanni Doneda al basso, Pietro Gregori alla batteria e Martina Campi ai fiati. Un gruppo unito in un sound raffinatissimo ed intimo che ricrea dal vivo le atmosfere retrò e molto evocative di Teatro in studio.

L’evoluzione, è bellezza

Uscito lo scorso 17 gennaio (di venerdì, sì), Teatro è ora nei teatri e ci parla di verità, dolori e consapevolezza. Ci parla insomma della vita vera, che può essere come un’opera teatrale fatta di alti e bassi, colpi di scena e cambiamenti, che in un percorso, dove ognuno ha il suo, portano alla crescita. Marianne Mirage è una donna sì cresciuta ma in continua evoluzione e trasformazione: parte della sua arte passa attraverso il suo look molto Sixties, ispirato a Mina, Monica Vitti e Juliette Grecò. In scena entra vestita di bianco con un’enorme parrucca da cui emergono chiavi, candele, scrigni, fiori e tanti ricci che non sono capricci ma idee e viaggi nel suo immaginario mondo un po’ onirico e un po’ malinconico, ma tanto vero.

Chiudi gli occhi (e ascolta)

Sonorità autentiche, un po’ sporche e tanto belle, poesia e musica fuse in un racconto vero e intimo. La setlist contiene tutto Teatro e anche di più: dall’oniricità di Cielo e le vette di Due Anime, passando per il quadro di situazioni più concrete come la coloratissima Senza Ridere e Baci. L’infilata di pezzi solo chitarra e voce di Marianne sono toccanti, La canzone del vampiro, Venere e poi ancora il successo firmato da Bianconi de La canzoni fanno male, sono un crescendo di emozioni e suoni.

Sul brano che apre l’album Chiudi gli occhi, le corde più nascoste degli animi della sala vengono accarezzate dalla profondità delle parole del pezzo: un inno alla libertà e all’indipendenza che ogni Donna vorrebbe poter cantare tornando a casa sola la sera, pensando davvero che “Non c’è nessuno che ti potrà fare male”.

I temi sono universali, come il coraggio di essere donna, le connessioni con la natura, i fallimenti, gli sbagli, la ricerca di una consapevolezza interiore, ma è come e chi esegue questo racconto che fa la differenza: ogni brano racconta l’esperienza personale di Marianne con la sua intensità e le sue profonde emozioni.

Dentro tempesta, fuori la festa

Il concerto diventa anche un party sulla coda del set, con gli applausi che diventano battiti di mani a ritmo di batteria, un cambio d’abito di Marianne dal tono burlesque e l’ingresso dell’opener artist Lumiero, per un pezzo a due dal sapore retrò e un po’ swing, un Appuntamento lento molto molleggiato e ancheggiante.

Si scivola poi sul gran finale con una rivisitazione del classico Sordi-Vitti di Ma ‘ndo Hawaii, che conclude il live di Teatro con spensieratezza e allegra nostalgia per un periodo storico non tanto lontano nel tempo ma che di fatto non c’è più.

Così come accade per tante occasioni che la vita ci propone e che nelle canzoni di Marianne Mirage ritornano a ricordarci l’importanza del qui e ora, così come del lontano e dell’altrove: “di un mondo che gira a diverse velocità, la Luna ti illumina appena” c’è sempre tempo per sentire “un brivido dietro la schiena, ti porta lassù, nel blu” e vivere bene e comunque.

Marianne Mirage
Written By

Milanese, classe 1983, sono appassionata di musica, cinema e cultura pop. Adoro viaggiare, mangiare, dormire, viaggiare, ballare, sorridere e fare l'amore. Oltre a scrivere di musica su Rockon sono digital producer per il tuo canale tv preferito. Amo il rock in tutte le sue forme, i gatti, fotografare il cibo che mangio (e lo faccio da anni, non per moda social) e perdermi per le vie delle città che non conosco. Bulimica di serie tv, collezionatrice di vestiti, scarpe, borse e tutto ciò che può entrare in una grossa cabina armadio puoi chiedermi di tutto e ti darò la risposta che cerchi (altro che Google e il libro delle risposte!), basta non domandarmi: “qual è il tuo artista preferito?”.

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