Articolo di Chiara Amendola | Foto di Andrea Ripamonti
C’è qualcosa che Alicia Keys non sa fare? Questa è la domanda che ci si è posti all’uscita del Forum d’Assago, dopo aver spremuto 30 canzoni in due ore.
Io non sono riuscita a darmi una risposta, almeno sulle sue abilità performative
Alicia ha fatto il suo ingresso in grande stile apparendo in un completo nero e ricoperta di gioielli luminosi, assicurandosi che tutti sapessero che era la regina del palco, esigendo attenzione.
Seduta al suo pianoforte a coda, ha chiesto al pubblico di immergersi nel concerto, e il pubblico ha ricambiato, aprendo con la canzone “Nat King Cole”. È passata a “You Dont Know My Name” con un monologo un po’ smielato e una finta telefonata a un iPhone. Pur non essendo una grande attrice, ho molto apprezzato il modo in cui ha stravolto questa ballata jazz soul passando contemporaneamente a un’atmosfera reggae. La canzone “Tears Always Win“, ispirata al soul degli anni ’60, continua l’atmosfera retrò, con la Keys comodamente seduta dietro il suo baby grand bianco su un palco dall’aspetto altrimenti minimale. I laser rosa trafiggono la folla prima che la cantante si lanci nell’ariosa “Listen to your Heart“.


Uno spettacolo meravigliosamente diviso in tre atti che ricorda le atmosfere dei club newyorkesi anche se il Forum è stracolmo di persone. Alla fine della prima parte il sipario è letteralmente caduto sul palco mentre la band si esibiva e continuava a esibirsi e tutto è diventato d’un tratto confusionario. Tra il disorientamento e la fascinazione vedo qualcuno tra il pubblico che ne approfitta per una pausa bagno e rifornimento di birra, sapendo poco di ciò che sarebbe successo a breve. Dal nulla si sono levate grida di gioia in fondo alla platea quando Alicia è arrivata dietro i tecnici del suono su un mini palco che si è alzato per sollevarla e mostrarla in tutto il suo splendore. Con un cambio d’abito (che posso solo descrivere come una tuta abbagliante), si è trasformata in DJ/producer e ha eseguito frammenti di canzoni del suo ultimo album Keys. Assoli multitasking tra pianoforte, sintetizzatore e drum machine. Eseguendo le versioni originali delle canzoni, “Skydive”, “Is It Insane” e “Only You”, è poi passata alle versioni “sbloccate”, chiedendo al pubblico di scegliere la propria preferita con voti che si sono espressi tramite applausi. Alicia ha concluso la sua mini evasione dal palco con una sognante “Empire State of Mind”, cantando insieme al pubblico mentre si faceva strada tra la folla per tornare al palco principale.
In un mondo di autotune e suoni omogenei, Alicia Keys emana originalità e un fedele richiamo ai grandi. Prince era un suo devoto fan e l’artista ne prende l’influenza, si rifà a Stevie Wonder e ha persino accenni a Michael Jackson; al di fuori dell’RnB, il suo gusto e le sue performance riecheggiano sonorità più rock. Ma questa donna è tutta sua. I veri artisti sono molto rari al giorno d’oggi, ma Alicia Keys passerà alla storia, ricordata proprio come i suoi predecessori. È una leggenda.
Una voce stellare accompagna “If I Never See You Again“- è da brividi – ma è “Fallin“ che ovviamente cattura i fan di lunga data. Sotto il bagliore delle luci dei cellulari che riempiono il forum Alicia si ferma a metà canzone per commentare non il suo spettacolo ma quello dei fan.
Per l’ultima parte del suo show, prima che pensassi che non potesse fare di più, ha coinvolto dei ballerini per “In Common” e ha cantato brillantemente sincronizzandosi con le mosse coreografiche. L’ultima canzone della serata non è mai stata in dubbio: ha salutato tutti con If I Ain’t Got You ringraziando il pubblico per aver abbracciato il momento con lei.
Certi concerti ci rimangono impressi per sempre. Potrebbe essere l’atmosfera generale del pubblico, la performance dell’artista e della band, il luogo o la produzione – in questo caso si tratta semplicemente di Alicia Keys.
Clicca qui per vedere le foto di Alicia Keys al Forum di Milano (o sfoglia la gallery qui sotto).
ALICIA KEYS – La scaletta del concerto al Forum d’Assago
Nat King Cole
Truth Without Love
You Don’t Know My Name
Wasted Energy
Time Machine
Karma
Un-Thinkable (I’m Ready)
So Done
3 Hour Drive
Show Me Love
Diary
Piano Interlude by Alicia Keys’ son Egypt (Interlude)
LALA (Unlocked)
The Beginning
Secondary stage
The Gospel
Plentiful
Nobody
Skydive
Is It Insane
Only You
Authors of Forever
Unbreakable
My Boo
City of Gods (Part II)
Empire State of Mind (Part II) Broken Down
Main stage
Try Sleeping With a Broken Heart
Girl on Fire
Superwoman
Dead End Road
Fallin’
In Common
Gypsy Woman (She’s Homeless)
Underdog
No One
Encore:
Like You’ll Never See Me Again
If I Ain’t Got You

