Tuttavia, la particolarità di questo lavoro è che i fratelli Perri hanno avuto una buona trovata di marketing, vale a dire che “Universi piccolissimi” è rintracciabile solo in rete e saranno loro a pagare chi scaricherà i brani con un buono da dieci euro da spendere sulle principali piattaforme musicali. Se questa sarà la trovata per fara parlare di loro, sarà perché il loro sound non è molto esaltante? (purtroppo i 100 buoni da euro euro sono esauriti ndr)
“Universi piccolissimi” ruota attorno ad un pop eletronico, genere che di per sé ha ben poco da dire, ma The Perris non vi aggiungono niente di particolare, se non qualche accenno di industrial in “Minus the drum” o spruzzate di post punk in “Kubrick”. Tuttavia siamo sicuri che agli appassionati del genere “Universi piccolissimi” piacerà.
Vittorio Lannutti

