Terzo album per i pisani The Bugz, figli legittimi della Blues Explosion in tredici brani, distribuiti in poco più di mezz’ora, i quattro musicisti ci deliziano con un garage-punk al fulmicotone.
Detto già che l’influenza della prima Blues Explosion è fortissima, il gruppo ospita in più occasioni il fantasma di Elvis (“Great show”), con assalti rock’n’roll (“2/4”), che in più occasioni si dilatano (“Weatherman”) o prendono una piega maggiormente punk (“Chinese”), quando non surf.
Il blues poi è alla base di tutti i brani strutturati sempre per andare in velocità, alternando momenti ben sincopati ad altri circolari, e non manca qualche momento psichedelico, ma ben contenuto, perché l’irruenza del rock’n’roll è sempre dominante.