

LYNYRD SKYNYRD - God And Guns
Roadrunner Records, 2009
Non avrei scommesso un centesimo sul ritorno discografico dei Lynyrd Skynyrd, band che è miracolosamente sopravvissuta alle continue disgrazie avvenute ai vari membri nel corso di questi trent’anni, non ultime le scomparse dello storico tastierista Billy Powell e del bassista Ean Evans avvenute a distanza ravvicinata in questo 2009. Basta però mettere questo “God And Guns” nel lettore per ricredersi subito, anzi per ammirare lo sforzo della band nel rinnovare il proprio stile, orientandosi a tratti verso un southern hard rock in stile Nickelback in pezzi come “Still Unbroken”, gran singolo di lancio per il disco, e “A Little Thing Called You”. Quello che colpisce però è come la band sia riuscita ad evolvere il proprio suono senza però rinnegare o intaccare il vero spirito Skynyrd fatto di amore per la patria e di southern rock sincero e dai testi molti semplici e caratteristici: non mancano infatti le citazioni non troppo indirette a “Sweet Home Alabama” o “Simple Man” in pezzi come “ Southern Ways” o “Simple Life”, due vere e proprie gemme che sembrano uscite fuori da delle session degli anni ’70. Il disco inoltre non presenta cali di qualità, alternando saggiamente pezzi più moderni come la titletrack dal sapore country e “Floyd” a pezzi invece più in linea con il passato come “That Ain’t My America” e la conclusiva “Gifted Hands”. In conclusione un ritorno sulle scene sorprendente per una band che ha fatto la storia del rock americano e che ha dimostrato con questo “God And Guns” di saper ancora emozionare e sorprendere. Immortali.
Voto:85

