Alla seconda prova, la prima sulla lunga distanza, i PP fanno pienamente centro. Cresciuti a pane e Neil Young, Dinosaur Jr e il Paisley Underground il gruppo ci regala staffilate di chitarre sature su ballatone lunghe e avvolgenti. Per chi ama il sound delle cavalcate rock malinconiche con al loro interno tanta tradizione Americana e allo stesso tempo l’esigenza di andare oltre, questo disco è l’ideale.
Il trio in “Giving up on people” è riuscito abilmente a coniugare insieme Neil Young, con i Wilco, i Pearl Jam con i Dinosaur Jr. e i Dream Syndicate . il disco si apre con la struggente ballata di “The truth (is in here)”, prosegue con i malumori di “Not nothing”, nella quale il pathos è ben misurato e con lo scoppiettante rock di “King of the moral capital”.
I momenti più malinconici sono riservati alla doppietta “Shit hits” – “Dog people”, mentre con “The overthrow” il trio si lascia andare ad una poderosa ballata elettrica, figlia legittima del Neil Young con i Crazy Horse. La conclusiva “Comfort Warzone”, invece, è il brano migliore con il noise sullo sfondo che sostiene momenti sospesi tra distorsioni da no wave-Husker Du, il grunge e gli Uncle Tupelo, il tutto in una ballata dal sapore dialettico. Un disco da 10.

