Seconda prova sulla lunga distanza per Maurizio Guglielmelli, alias Martin Devil, che conferma le sue ottime doti cantautorali. In “VinTage” l’artista campano dimostra di essere cresciuto a pane, rock e cantautori italiani e anglosassoni. Il suo timbro vocale poi in diversi casi ricorda in maniera molto decisa quello di Francesco De Gregori, in particolare nell’ottimo rock di “Strade” e nell’intimista ed esistenzialista “Una vecchia nave”.
L’artista campano poi riesce a sintetizzare in questo disco le sue inclinazioni sia per le tradizioni mediterranee, come emerge nella ballata valzerina di “Parole d’amore” e in “La chat”, nella quale convivono brillantemente i richiami a Renato Carosone e a Paolo Conte, sia per il rock di matrice Usa, come il country-blues di “Pioggia di velluto” ed il folk da saloon di “Fiera della vanità”.
Il tutto sempre contornato da testi che danno sempre spunto sia alla fantasia, sia alla riflessione, proprio come dovrebbero fare tutti i “veri” cantautori. Per concludere il testo che merita più di tutti attenzione è “Un giorno per ritornare”, caratterizzato da un’evocatività intrisa da tutti gli stilemi della canzone d’autore.
Vittorio Lannutti

