I dischi del Midollo
Roncea è giovane, ha 23 anni, ma ha già un curriculum musicale di assoluto rispetto. Ha fatto parte del gruppo noise rock Fuh, esperienza conclusa, ed attualmente milita nel trio, sempre di noise rock, Io monade stanca, una delle compagini più interessanti emerse lo scorso anno. In mezzo a tanto rumore e a tour non solo in Italia, ma anche in Europa, Roncea ha sentito il bisogno di intimità e di solitudine. Così dopo averci lavorato un po’ ha dato alle stampe il suo esordio solista, fatto di otto brani di indie-folk avvolgenti ed introspettivi. Con questi brani il giovane cantautore piemontese ci accompagna nei meandri della sua anima, mettendosi a nudo, cantando con la giusta dose di pathos, rivelando in alcuni frangenti i numerosi ascolti dei dischi solisti di Mark Lanegan e dei padri del folk blues. In questo percorso però non è sempre da solo, dato che si fa accompagnare anche da alcuni amici, come Mansueta Cinzia Mureddu, che con il suo violoncello rende inquietante “3-3-4”. Le malinconie presenti in molti brani sono interrotte dai ritmi latineggianti di “Blue eyes” e dal ritmo che vira verso un sound più rock di “A dayl a week”. Un ottimo esordio che fa ben sperare per il rinnovamento del cantautorato italiano e non solo.