Wallace
Tellurici, martellanti e stranianti i Germanotta Youth terrorizzano le orecchie dell’ascoltatore con una techno forsennata. Il trio, formato da Massimo Pupillo (Zu) al basso, Andrea Basili alla batteria e Reeks al sintetizzatore ed ai samplers, dà qualche tregua all’ascoltatore, con momenti stranianti come il folk concettuale di “Indie rock, fuck off”.
Per il resto è un continuo martellare per una mezz’ora nella quale si rischia di perdere il contatto con la realtà, senza prendere necessariamente additivi chimici. Il trio rilegge, ovviamente, a modo suo, vale a dire in questo caso allucinato, “Blackfriars bridge” dei Fuck buttons, rende scheggiata e scandagliata “Draconian measures, a letter to Lady Gaga” e minimale, ma cattiva in progressione “A closer look into the mind and soul of pope benedict XVI”. Il trio sta per partire con un tour italiano ed internazionale.
Astenersi deboli di cuore e soprattutto di orecchie.
Vittorio Lannutti