Non fatevi influenzare negativamente dagli 80,s pop dance Nel suo miele, Lexotan, che si agitano tra le primissime pieghe di questo Aware, debutto dei milanesi Disco Noir, non è sicuramente uno di quelle “ripetizioni stilistiche” che si fa fatica a finire perché già alla terza traccia i fantasmi del passato sono lì a ricordarti che prima era tutta un’altra cosa, lasciatevi percorre la pelle da queste undici belle canzoni demodè e dal flavor agrette Amore demodè, Pinkman, che formano la list, momenti tutti vostri e gravidi di ricordi vi aspettano.
Il quartetto è collaudato nell’insieme, lo si sente nell’affiatamento perfetto, dentro quei colori leggermente appannati e sensibili della loro estetica, ideali per affrontare e perfino nobilitare anche la canzone più semplice e immediata, quella semplicità che (ri)trasmette il feeling consumato tra orecchio e poesia che oramai è merce rara tra le nuove band che si affacciano alla larga ribalta. Chiaro – ovviamente – nulla di nuovo, ma un qualcosa di pulito e sincero fatto disco, una manciata di sospiri melodici che accarezzano ad impatto immediato La domenica, 1959, Modellhut e che possono far passare una quarantina di benessere interiore, un piccolo vocabolario di bon ton sonico che convince abbondantemente.
La ritmica sintetica Madonna narcotica e la Bowieana Happy new year chiudono un esordio che spicca di ottima personalità, questi Disco Noir scavalcano – ripetiamo – senza inventare nulla la marea di “colleghi” underground con le sfumature di un pop gazer vecchia maniera e senza sperperare corrente elettrica per cretinerie vacue, e vincono eroicamente.
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