

Did - Kumar Solarium
Si balla, si pulsa e si pensa al ritmo della migliore tradizione postpunk e p-funk con i Did, senza tuttavia avere la sensazione di essere catapultati negli anni ’80. La caratteristica principale di questo disco è che nonostante la matrice eighties, suoni assolutamente contemporaneo. Torinesi come i Subsonica, hanno imparato la lezione del gruppo di Casacci & soci, miscelando il rock con l’elettronica. Tuttavia a differenza del gruppo più blasonato di Torino, i Did, si sono riservati una nicchia indie, sia grazie al cantato in inglese, sia alla profonda versatilità del loro modo di porsi di fronte ai brani, perché anche nei pezzi apparentemente più banali. Se ascoltaimo con la dovuta attenzione “Ask U2”, infatti, percepiamo in primo piano l’innocua ed effimere tastierina anni ’80, ma poi la ritmica pulsa ed è profondamente p-funk. Al contrario i Did quando calzano sul ritmo, riescono ad esprimersi con delle brillanti evoluzioni funkeggianti, ai confini con la psichedelia, come nella volteggiante e vorticosa “Breakdance”. L’elettronica, anche se riprende frames techno o house, riesce ad intrecciarsi molto bene con il p-funk e con il brit-pop, ascoltare per credere la riuscitissima “Solarium”. Insomma un debutto come pochi, grazie alla capacità di questo quartetto torinese di saper fondere e miscelare diversi generi.


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