Oggi vi presentiamo in anteprima il video de “La Peste”, il nuovo singolo della rock band milanese Oslavia e cover del celebre brano di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, tratto da “Anche Per Oggi Non Si Vola”, album capolavoro del 1974 che rappresenta uno degli apici creativi assoluti del duo.
Gli Oslavia reinterpretano il pezzo con profondo rispetto verso l’originale e al contempo adattandolo al loro stile musicale. Ne esaltano la componente ritmica, puntando su arrangiamenti rock, pur mantenendo viva la teatralità tipica del Teatro Canzone di Gaber e Luporini.
Gli Oslavia commentano il lavoro: “Suonare un pezzo di Gaber a quasi 20 anni dalla sua scomparsa – e a quasi 50 dall’uscita di quell’incredibile album – è non solo un’occasione per ricordare uno straordinario artista, ma anche per dimostrare quanto il suo messaggio sia ancora attuale, in una società che nel frattempo è profondamente mutata. Nel riproporre il brano ci siamo resi conto che La Peste, e altri simboli che ricorrono nel testo, hanno quasi magicamente assunto un nuovo significato, legato alle paure del periodo che stiamo vivendo.”
Gli Oslavia nascono come tante altre band, dallo scioglimento di situazioni precedenti e da una buona dose di passaparola e di annunci su mercatino musicale. I suoi componenti arrivano da situazioni e gusti musicali molto differenti: una caratteristica che donerà un sound originale ai brani, che di volta in volta vengono catalogati in diverse tipologie di rock dai primi ascoltatori; viene inoltre scelta la lingua italiana per i testi, evitando così l’effetto copia di modelli anglosassoni e spingendo a scegliere soluzioni melodiche un po’ più angolari e meno scontate. Il progetto parte a fine 2015, con i primi concerti in vari locali a Milano e dintorni; il repertorio si amplia tanto da poter iniziare a lavorare al primo album (totalmente auto-prodotto): “Vicoli e altre strade”, che vede la luce a maggio 2017 con un release party al Barrio’s di Milano durante il quale verrà anche proiettato il videoclip del singolo estratto, “Generation Loop”. Seguono live, interviste ed esibizioni acustiche in radio che permettono di delineare uno stile più definito ed una maggiore omogeneità nelle canzoni: due anni dopo gli Oslavia sono di nuovo in studio, questa volta su “Stereotipi”: registrato e prodotto professionalmente da Frequenze di Monza, verrà pubblicato il 18 maggio 2019 e presentato con un live al Rock’n’Roll di Milano. Dall’album verrà poi estratto un videoclip, “Cornici”. I temi trattati nei testi sono molteplici: dalla Sicilia, terra di origine di Eugenio (“Season Finale”) alla presa di distanza da alcune mode musicali (“Mondo Indie”), dall’onnipresenza dei social media nelle nostre vite (“Cornici”) alla crescente difficoltà di fare musica dal vivo nel nostro paese (“Capolinea 139”), dal divertimento puro e semplice (“Andiamo in Messico” e “Surf Sabbatico”) fino a tematiche sociali (“Generation Loop”). Il sound, a questo punto, è catalogabile in “alternative rock”. A fine 2019 inizia la collaborazione con la Black Dog Agency. Il 2020 rappresenta un periodo molto difficile, come per molte band: nonostante la chiusura dei locali, il progetto si mantiene attivo grazie a conference call settimanali e piccoli eventi: video casalinghi con performance a distanza, a volte in elettrico, altre in acustico; concerti in locali in streaming quando il lockdown si è fatto un po’ meno stringente e composizione di pezzi a distanza. Il 2021 vede la ripresa dei live e l’idea di rivisitare un brano di Gaber, “La Peste”. Inizialmente imbastito durante il lockdown dell’anno precedente, viene poi perfezionato in saletta e portato alla luce durante il live in streaming al circolo Agorà. Quest’anno è stato finalmente registrato in studio e corredato di un videoclip, che saranno sulle piattaforme online da Marzo. Attualmente gli Oslavia stanno per entrare in studio per il terzo album.
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“La Peste” è stata registrata presso Il guscio studio (Milano). Mix di Lorenz. Master di Eleven Mastering. Hanno suonato gli Oslavia: Eugenio (voce), Paolo (chitarra), Aika (batteria), Gianluca (chitarra), Paola (basso).
Foto di Marco Mosca