«“Sam” è un condannato, uno che la società ha rinchiuso dentro ad un nonluogo. Ma, anche se rinchiuso dentro ad una cella, lui non si arrende e, attraverso la fuga, cerca redenzione e libertà: “nothing is lost and nothing is wasted”. Chiunque tu sia o qualsiasi cosa tu abbia fatto, e per quanto tu abbia deciso di recluderti dentro ad una prigione spesso immaginaria o fittizia, ogni minuto e attimo è giusto e valido per poter aspirare alla libertà, alla redenzione e alla felicità»
Pseudonimo dietro cui si cela il compositore e polistrumentista Riccardo Pasquarella, Kids With The Crown segue l’esperienza del musicista dopo la sua militanza negli Hellosocrate.
Sotto nome Kids With The Crown, Riccardo Pasquarella registra, in autonomia, l’EP “Nothing is lost”, da cui è tratto il singolo “Sam”.
«“Sam” nasce dalla voglia di raccontare, attraverso una storia, il fulcro del messaggio del disco “Nothing is Lost”: “nulla è perduto”, appunto. È stata una delle prime canzoni che ho scritto per questo EP, come una scintilla che mi ha spinto ha continuare a fare questo: scrivere, arrangiare, trasformare idee in canzoni».
Il brano, registrato interamente dallo stesso autore presso l’R’n’B Studio di Civitavecchia, è stato mixato e masterizzato da Dario Giuffrida ed è in uscita per Aventino Music.
«Tempo fa, con gli Hellosocrate producemmo un disco ed affidammo parte degli arrangiamenti orchestrali a Claudio Scozzafava, fondatore della Aventino Music. Negli anni abbiamo avuto modo di continuare la nostra collaborazione artistica. Claudio è un grande compositore, produttore e musicista, ed ho molta stima nei suoi confronti».
“Sam” è accompagnato da un videoclip che è espressione di quanto narrato nel brano, del senso di claustrofobia che le delimitazioni, anche autoimposte, definiscono.
«Volevo girare il video di “Sam” rispettando quelli che sono alcuni dei punti fondamentali della canzone, cercando di tradurli in immagini: alla fine, se ci si pensa, quando si scrive una canzone si hanno (almeno io) delle immagini vivide di ciò che si vuole raccontare, e magari dove ambientare la storia che si racconta. Quindi trovai questa vecchia cava di allume abbandonata, ed ho pensato che fosse perfetta come nonluogo per raccontare questa storia: proprio come il carcere è un posto di questo tipo, anche la cava, circondata da pareti rocciose, sembrava perfetta per descrivere simbolicamente questo concetto. Il video è stato girato e montato con il prezioso aiuto di Luca Laudi, bravissimo videomaker. Il protagonista, infine, è l’attore Fabio Trunfio, che ha la faccia esatta di come immagino sia quella di Sam».

