Uscirà il 30.11.2018, edito da ‘Revubs’, il nuovo album di Lùcafall dal titolo Mother Goes Plastic.
“Plastic Mother è maliziosa. Plastic Mother è raffinata. Plastic Mother è bizzarra. Plastic Mother è dotata di lunga memoria.”.
Meditato e totalmente composto nella dimensione della propria stanza, cardine del flusso creativo e spirituale dell’artista, Mother Goes Plastic è una sorta di cammino da intraprende- re assieme all’ascoltatore. L’autore mira a riflettere sulla differenza tra la realtà dei fatti e una percezione invece distorta e soltanto apparente delle cose.
“Giunti alla metà dei vent’anni è difficile capire cosa si stia vivendo, cosa si stia sognando, cosa si stia sperando, cosa ci si possa aspettare. Si sta tra le quattro mura che ci parlano, ci cullano, creano i nostri demoni”.
Le liriche oscillanti tra desiderio, sogno, sconforto e follia sottolineano queste dinamiche intime, condivise in qualche modo da ognuno. L’intero disco ruota attorno a questo tema, condito da sonorità a tratti ambient-glitch che contribuiscono a creare un’atmosfera in generale soffusa, pungente quando necessario, ammiccante alla psichedelia e al progressive.
“Il pop e l’elettronica incorniciano e orchestrano la miriade di altre influenze e di altri mondi musicali che percorrono questo disco, databili sin dai primi anni ‘60 fino a ieri”.
Dal disco è stato estratto un singolo, “Janice” (clicca qui per vedere il video), totalmente in accordo con lo spirito leggero ma profondamente introspettivo del disco. Nel clip l’autore si trova alle prese con un viaggio in bicicletta reso interessante dai frutti della sua stessa immaginazione, in un corto che pare anche un tributo ad Albert Hoffmann e alle sue scoperte nell’ambito della psichedelia.
“Un viaggio alla ricerca dell’identità della madre dei propri pensieri: si scopre in- fine che risponde al nome di ‘Plastic Mother’”.
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