Musica

“Oasis – Manchester: the story so far”: la mostra dall’11 Dicembre a Bologna

ONO arte contemporanea presenta Oasis – Manchester: the story so far, una mostra che nel celebrare la band inglese culto degli anni ’90 che rese il brit pop un genere internazionale, ripercorre la storia musicale di una città come Manchester spesso erroneamente considerata alla periferia culturale d’Inghilterra.

Sono passati vent’anni tondi dall’uscita di “Definitely Maybe”, l’album di debutto degli Oasis che infranse ogni record e si posizionò fisso al numero uno della classifica inglese. Assieme a “Parklife” della band londinese Blur, l’album ebbe il merito di essere la miccia che fece esplodere il nascente Britpop, un genere caratterizzato da ritmi di chitarra pop degli anni ’60 e liriche tipicamente indie degli anni 70-80, che si pose da subito in contrapposizione sia dal punto di vista musicale che da quello contenutistico con un altro genere dilagante all’epoca, ossia il grunge statunitense.

Ma gli Oasis si pongono anche tra le fila di un’altra altrettanto importante tradizione musicale. L’anno precedente all’uscita di “Definitely Maybe”, la band firmò infatti per la Creation Record, l’etichetta indipendente di Alan McGee che già aveva promosso band come Primal Scream, Jesus and Mary Chain e My Bloody Valentine, ma che da un paio di anni aspettava una nuova band che la riportasse ai vecchi splendori.

La Creation Record era infatti uno dei tanti epigoni delle glorie mancuniane degli anni ‘70-’80: in una città fuori dai canonici circuiti culturali ed economici d’Inghilterra, in una ventina d’anni, si era fatta infatti la storia della musica. Lì erano nate band come Joy Division e poi P.I.L, Smiths, Happy Mondays e Stone Roses. Lì, dimenticato il Punk, era nata la cultura del clubbing, La Factory e poi l’Hacienda, che stanche della psicadelia aumentata a forza di acidi aspettavano la prossima grande onda musicale, che arrivò nel 1994 proprio grazie agli Oasis.

La mostra (11 dicembre – 18 gennaio) ripercorre questa storia a ritroso, dal 1996, anno in cui gli Oasis lasciano Manchester per Londra, al 1976, anno della formazione dei Joy Division. In mostra le foto di Jill Furmanovsky, Martin O’Neill e Stephen Wright.

Oasis – Manchester: the story so far
inaugurazione: giovedì 11 dicembre, dalle ore 18.30
durata: 11 dicembre 2014 – 18 gennaio 2015

Ono arte contemporanea
via Santa Margherita, 10
Bologna
www.onoarte.com

foto di Jill Furmanovsky

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