Reportage Live

Il fenomeno di EMMA NOLDE

Si, proprio quello, che fa un secondo sold out a Milano all’Arci Bellezza nella serata della presentazione del nuovo disco di un suo corregionale, Jovanotti. Breve analisi (del concerto) di una enfant prodige della musica italiana.

Emma Nolde in concerto all'Arci Bellezza di Milano, foto di Rossella Mele per www.rockon.it

Articolo di Marzia Picciano | Foto di Rossella Mele

EMMA NOLDE é un fenomeno, in tutti i sensi.

O meglio: nel senso scientifico del termine lo é, senza ombra di dubbio. Ci troviamo dinanzi un accadimento davvero poco comune, pur essendo noi immersi in un momento storico di produzione ed ascolto compulsivo di musica: quanto spesso capita che una ragazza, incredibilmente semplice nella sua proposta (non negli arrangiamenti, ma rispetto alla ricerca di spettacolarizzazione e artefizi comunicativi), nel suo aspetto (“una ragazza alta”, ironizza lei), faccia un exploit così potente in uno scenario creativo come quello della musica italiana partendo dal cantautorato alternativo e conquistando un fronte così ampio di apprezzamenti, da Niccolo Fabi e il trio dell’Ave Maria della canzone italiana made in Roma (aggiungere Gazzé e Daniele Silvestri) a Mecna che sale sul palco con lei in duetto per Punto Di Domanda?

Emma Nolde in concerto all’Arci Bellezza di Milano, foto di Rossella Mele per www.rockon.it

Non spesso. Ieri a Milano l’attenzione si divideva tra Jovanotti e lei, che dalla seconda data di un sold out dello scorso 13 dicembre é riuscita a fare un altro tuttoesaurito all’Arci Bellezza, collezionando un pubblico di innamorati (davvero) e artisti, anche loro un pó innamorati (da Levante a Celeste Dalla Porta). Per citare voci autorevoli della cultura nazionale, sarà anche che i toscani hanno rovinato questo Paese, ma evidentemente ci piacciono parecchio e qualche merito ce l’hanno.

Uno é sicuramente il fatto che Emma Maestrelli (come risulta all’anagrafe, in arte, invece, come il pittore Emil) operi come un caterpillar.

A 24 anni ci é arrivata macinando ed esplodendo da San Miniato. L’ultimo anno é stata un’esplosione vera e propria: l’avevamo vista giovane promessa a Circo Massimo con il sopramenzionato trio e da Cuori Impavidi del Mi Ami al Magnolia di fine estate (insieme al papà a fare il tifo), in apertura ai Subsonica – anche se é dai 14 anni che scrive e dal 2019 che fa concerti, nonostante il Covid. Poi ha pubblicato Nuovospaziotempo e siamo arrivati al terzo disco e ai citati soldout.

La dico male: é una che, oltre ad avere indubbiamente talento, lavora, e pure tanto. Non c’é un secondo, durante il suo live, che penso che lei o la sua produzione possano averle reso più facile qualche passaggio. Se fosse venuto giù il palco, questa ragazza alta alta con i capelli perennemente in faccia avrebbe continuato a cantare e sarebbe stato comunque un bellissimo concerto.

Da pezzo a pezzo, su un palco pieno di strumenti (e di validissimi musicisti, compagni di palco e non solo: Andrea Beninati al violoncello, Francesco Panconesi alla tastiera/sax e Marco Martinelli alla batteria), la Nolde non si é risparmiata, in energia, movimenti, strumenti, salti, appropriazione fisica e culturale del palco. É un allenamento intensivo ed estremamente atteso.

Emma Nolde in concerto all’Arci Bellezza di Milano, foto di Rossella Mele per www.rockon.it

La fiducia del pubblico non viene solamente da liriche ben accordate a un rock-pop coinvolgente e sicuramente vario (esistono mari tra un pezzi come Sirene e Berlino e su questa in particolare: il live ieri rendeva dieci volte di più dello streaming a volume esagerato), e non solo perché riferiscono a generi e ritmi molto diversi).

Il merito di Emma Nolde é anche quello di presentare un genere musicale che guarda molto a come viene fatta la musica da cantautore in Italia (partendo da Fabi), ma lo fa anche guardando fuori, e mettendoci del suo, qualcosa di diverso, innovativo (all’inizio scriveva in inglese, per dire).

Un pezzo come Te Ne Sei Andata Per Ballare, uno dei primi e in scaletta ieri sera, tra l’altro tra i più emozionanti dell’intera performance, già rivelava la volontà di fare un discorso nuovo nel come dipingere le relazioni (questa volta quelle tra sorelle che crescono e cambiano) in musica.

Nuovospaziotempo é un concept album. Ha un’intro e una sequenza molto precisa di temi e idee – quelle, in primis, della ricerca di una intimità che ogni giorno facciamo più fatica a trovare, come non riuscire a essere contenti di quello che si ha, e rendersi conto delle persone che ci sono accanto a noi, quelle che rimangono sempre. E anche ieri sera ce lo ha ricordato, che stava facendo il live di un concept album, dal momento che ha attaccato (con Intro, appunto) e virato sui refrai vocali di Pianopiano!

Emma Nolde in concerto all’Arci Bellezza di Milano, foto di Rossella Mele per www.rockon.it

Ci ha anche detto che stavamo ascoltando qualcosa di diverso. I suoi fan lo sanno – lo si vede. E non scherzo quando dico che tra le cose più belle del concerto di ieri sera vanno annoverate le persone presenti. Un bel pubblico innamorato e cantante. Quello che serve per andare a Sanremo (o servirebbe).

E anche: c’é qualcosa di affascinantissimo nella figura della Nolde. Uno sguardo quasi da bambina che poi si comporta e parla da adulta. Qualcosa che non smette di sorprendermi quando prima si lancia sui brani più movimentati come Mai Fermi o Sempre La Stessa Storia, poi sbandiera la bandiera LGBT+ e alla fine fa notare a tutti che il modo migliore per parlare del 27 gennaio é riprendere la vecchia lezione sulla differenza tra scordare e dimenticare.

E si, é anche visibilmente emozionata, decisamente spontanea, ma al controllo di tutto, o meglio: cosciente di tutto, di come si pone ma anche, soprattutto di come funziona la splendida fabbrica che ha creato, incluso l’opening di Baltimora, artista emergente che colloca i sentimenti sulla stessa linea dell’emergenza della Nolde. Non c’é nulla di sbagliato nel live di ieri, e questo probabilmente, Emma e il suo entourage lo sanno bene.

Perché é incredibile avere un prodotto così di qualità senza dover nascondersi sotto ventimila maschere o straordinarie trovate commerciali. Presentarsi come la Nolde fa, giacca calzoni e canotta bianca, capelli sciolti – certo, anche questo sicuramente non a caso, ma che rivoluzionaria é questa strategia? Che privilegia il togliere piuttosto che l’aggiungere, quando ovunque vado mi sembra di vedere persone sempre più cariche di attributi e pensieri, mentre qui c’é solo una ragazza che tira dritto senza troppe pretese. E che fa una musica chiara, precisa, intensa, democratica (perché é davvero per tutti, ma senza mai scadere nel banale). \

Emma Nolde in concerto all’Arci Bellezza di Milano, foto di Rossella Mele per www.rockon.it

Chissà se non dovremmo tutti essere un pó Emma Nolde, anche quando siamo semplicemente noi.

Clicca qui per vedere le foto di EMMA NOLDE a Milano (o sfoglia la gallery qui sotto).

EMMA NOLDE – La scaletta del Concerto di Milano del 27 gennaio

  1. Intro
  2. PianoPiano!
  3. Storia di un bacio
  4. Resta
  5. Universo Parallelo
  6. Sorrisi Viola
  7. Voci Stonate
  8. Respiro
  9. Tutto Scorre
  10. Berlino
  11. Punto di Domanda (con Mecna)
  12. Dormi
  13. Te Ne Sei Andata Per Ballare
  14. Sfiorare
  15. Mai Fermi
  16. Sirene
  17. Sempre la stessa storia

Encore

  1. Toccaterra
  2. Sconosciuti
  3. Nero Ardesia

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