Reportage Live

GAZZELLE: foto, reportage e scaletta del concerto di Milano

Articolo di Roberta Ghio | Foto di Claudia Mazza

Magnolia, Fabrique e ora Forum di Assago. A pochi anni da quel messaggio, condiviso di recente sui social dalla Maciste, in cui leggiamo un giovane Flavio Pardini che si presenta e propone i suoi lavori, Gazzelle non solo si fa conoscere con EP e due album, ma calca palchi simbolo del capoluogo meneghino. E dove passa fa sold-out. Come ieri sera, per la tappa milanese del Punk Tour 2019.

Al Forum arrivo in metro, strapiena di giovanissimi, la maggior parte sono ragazze, sguardi entusiasti, occhi a cuore e di sottofondo, unito al rumore metallico, quel cicalio squillante di chi non sta nella pelle per l’emozione. Passano forse un paio di generazioni tra me e loro e penso a come mi manca quella spensieratezza e quell’entusiasmo dei 20 anni! Con questi pensieri entro, giusto qualche istante prima l’inizio di Fulminacci che, solo con chitarra, apre la serata, presentando alcuni suoi brani. Al termine ringrazia Flavio, lasciandogli il palco. Ora tocca a lui! Mi guardo intorno e mi accorgo che quelli della mia generazione non mancano, pur essendo in inferiorità numerica. Gazzelle piace a tutti.

L’inizio live è decisamente col botto. Via la musica di sottofondo. Buio. Boato da scoperchiare il forum, telefoni pronti. Sì, ma dov’è Flavio? Eccolo! Illuminato a centro palco da un cono di luce dritto sopra di lui, con la scritta Ciao Regà a pieno schermo alle sue spalle, incita il pubblico ad applaudire. E nella mia testa gli dico: “Tranquillo, non serve!”. Il quartetto d’archi presente sul palco, con le note di Meglio così, brano del 2017, decreta l’inizio del primo Forum di Gazzelle. Con lui, oltre agli archi, la sua band ed elegantissime coriste, la cui radiosità bilancia la riservatezza di Flavio, che indossa jeans, giacca e gli immancabili occhiali scuri d’ordinanza. È emozionato, lo si percepisce e dichiara “E’ il giorno più bello della mia vita”. Palco e scenografia sono in sintonia con i brani cantati, in cui viene descritta la vita di tutti i giorni, le difficoltà, i sogni perlopiù infranti, i dialoghi spenti, i sapori forti, mentre alle spalle passano immagini che collocano quelle canzoni in luoghi che fanno parte del quotidiano di tutti. E sono palazzi, strade, parcheggi, banconi di bar, posti in cui ognuno di noi passa una parte di vita e che sono la scenografia delle nostre emozioni quotidiane, quelle cantate da Flavio.

Dopo l’inizio preso dal passato recente, ascoltiamo SMPP (stavi male pure prima) tratto dall’ultimo album Punk e uno via l’altro i brani della sua discografia, in cui pop ed elettronica risultano impreziositi dagli archi e dagli assoli di piano come in NMRPM (non mi ricordi più il mare), il tutto avvolto da giochi di luci che arrivano dall’enorme “ragno” che sovrasta palco. Non mancano scintille di fuoco, come a dare forza alle parole rassegnate di Tutta la vita dove il forum in toto urla che noi stiamo bene anche soli! E quando dico “forum” intendo proprio tutti. Il pubblico, che a colpo d’occhio è un mare di braccia alzate, ha cantato ed interpretato ogni brano, con un amore e una potenza difficili da descrivere. Eccellenti i tecnici del suono che hanno fatto un lavoro egregio nel gestire la situazione. Bravissimi. Qualche brano da Superbattito, come Greta, riarrangiato per l’occasione. Indescrivibile la reazione su Zucchero Filato, con l’ingresso di Matteo dei Canova: il pubblico è un uniforme saltare di braccia alzate, così come sul palco con tanto di abbracci tra tutti. Flavio aveva chiesto un macello e ha ottenuto una bella bolgia! Ci plachiamo su Coprimi le spalle, brano preferito dalla mamma di Flavio presente in sala, che lui le dedica, aggiungendo così un livello di tenerezza in più ad un testo già di suo molto intimo.

Sul finale, un regalo per chi non è riuscito a guadagnarsi le prime file. Gazzelle viene scortato fino alla regia a fondo sala e, a favore della tribuna opposta al palco, accompagnato solo da chitarra propone un’emozionante Quella Te. Si toglie gli occhiali, io sono abbastanza vicina e colgo una bella e sana espressione di meraviglia e gratitudine. Mentre elaboro questi pensieri, la mia giovane vicina gli urla “Sei bellissimo, posso limonarti!?”. Sorrido, nel pensare alla cortesia di chiedere il permesso. Lui, purtroppo per lei, non ha sentito. Di corsa nuovamente sul palco (inseguito da mezzo parterre) per l’ultimo brano, un vero bis di Tutta la vita.

Sui saluti finali i ringraziamenti e gli abbracci tra Flavio e i suoi compagni. Sono lontanissima, ma sono certa che sta scendendo qualche lacrima di gioia là sul palco e sono altrettanto certa che la serata di ieri resterà indelebile nella memoria di tanti.

Clicca qui per vedere le foto dei Gazzelle a Milano (o sfoglia la gallery qui sotto).

GAZZELLE – Scaletta del concerto di Milano

Meglio così
Smpp
Omg
Non c è niente
Nrmpn
Sbatti
Punk
Meltin pot
Sayonara
Tutta la vita
Greta
Balena
Scintille
Nero
Zucchero Filato
Sopra
Coprimi le spalle
Non sei Tu
Quella te
Tutta la vita

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