Reportage Live

DANIELE SEPE presenta “La zattera di Capitan Capitone e i Fratelli Costa”

Un tempo esistevano i “radio show”, ovvero degli show case trasmessi in diretta alla radio nei quali erano intervallate interviste ed esecuzione live.

Una formula affine, seppur priva di dirette, è stata ripresa nuovamente da qualche anno.
Sempre più spesso si incontrano nelle varie Feltrinelli d’Italia artisti del circuito mainstream, impegnati nella promozione dei propri dischi: lo scopo è mirato in prevalenza alla vendita di supporti fisici in un’era ormai invasa dal digitale.

Quello del 22 novembre al Monk Club di Roma è stato invece un vero e proprio ritorno alle radici, con tutti gli elementi di rito: un giornalista (Jonathan Giustini), una radio (Radio Città Futura), un pubblico attento e partecipe e lui, l’ospite della serata.
Il secondo appuntamento della rassegna organizzata dall’Associazione Rapsodica vede sul palco Daniele Sepe con la sua Zattera, quella di Capitan Capitone.

Gli appassionati di jazz (e del sassofonista napoletano) già sapranno che “Capitan Capitone” è la veste che ricopre Sepe all’interno di un collettivo che riunisce i migliori talenti partenopei e che prende il nome di Capitan Capitone e i Fratelli Costa.
Pescando a piene mani dalla più viva, giovane e promettente scena campana, il Capitano assieme ai suoi Fratelli riesce a dare vita ad un sound ricco di sfumature: si passa da influenze rock alla canzone d’autore, senza tralasciare il jazz, il funk, il punk, il reggae ed anche il rap.

Sul palco romano, la zattera guidata da Sepe porta solo alcuni componenti del collettivo quali Claudio Gnut (voce e chitarra), Dario Sansone (voce e chitarra), Andrea Tartaglia (voce e chitarra), Roberto Colella (voce e chitarra) e Davide Afzal (basso).
Ognuno di loro ha un proprio percorso musicale già avviato ma è fondamentale con il proprio apporto personale a quello che è il progetto d’insieme guidato da Sepe.
La serata parte nel migliore dei modi, in un clima famigliare e disteso: il tutto viene registrato anche da delle videocamere, e sarà trasmesso in un secondo momento sulle frequenze di Radio Città Futura, presente a Roma dal lontano 1975.

Sepe è un grande oratore, gli piace raccontarsi e condividere col pubblico aneddoti della sua vita privata e sulle innumerevoli collaborazioni che hanno costellato una carriera lunghissima.
Comincia anche la musica, e la serata si apre con ‘Penelope’, calda e avvolgente, per arrivare ad un magnifico scioglilingua con ‘Le range fellon’, che mette in luce parte delle abilità di Tartaglia come interprete.
Tre chitarre, un basso ed un sassofono non bastano: la serata raggiunge l’apice dello splendore grazie ai sorrisi e le risate che la Zattera del Capitano porta al pubblico, partecipe e mai sazio di chiacchiere e musica.
Quella sul palco è una fotografia della Napoli musicale odierna, che regala ad una fredda serata romana il calore e la genuinità dei campani che amano le proprie terre, le raccontano al mondo e le portano nel cuore più di ogni altra cosa.

Passano così, come nulla fosse, due ore di uno spettacolo che resterà a lungo nei ricordi.
Menzione speciale anche alla bravura di Jonathan Giustini, in grado di offrire a Sepe gli spunti giusti per aprirsi e raccontarsi a tu per tu – proprio come il nome della rassegna.

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