Recuperano le loro radici di punkettoni elettrificati gli Zen Circus, che in questo Ep hanno deciso di mettere da parte la vena folk e cantautorale. “Metal Arcade Vol. 1” va preso per quello che è, ovvero un gioco, puro cazzeggio, scanzonato e liberatorio, con tanto ritmo e chitarre che affondano. Questo
Ep poi si caratterizza anche perché anche alla voce si prestano anche Ufo e Karim Qqru.
Il primo nella cover della band punk finlandese “Polissi pamputataas”, con una chiara impronta ramonesiana, il secondo nel punk noise spettrale e aggressivo di “Where eagles dare”, cover dei Misfits. Il trio pisano poi recupera tre brani vecchi. Il primo è “Mexican requiem” da “Visited By The Ghost Of Blind
Willie Lemon Juice Namington IV”, in una versione folk punk molto accelerata e con un bellissimo muro del suono. Il secondo è “Punk Oi Puppy Sex 2001”, da
“Vita e Opinioni di Nello Scarpellini Gentiluomo” ed una versione da puro cazzeggio, realizzata con cambi di tempo e quasi in contro canto di “Vent’anni”.
Per questo Ep dobbiamo ringraziare oltre agli ZC, soprattutto Alessandro “Ovi” Sportelli (in consolle per i Prozac + di “Acido acida” e tanti altri gruppi punk), che prima di “Andate tutti vaffanculo” li spronò a recensire questi brani, messi in questi anni nel cassetto e finalmente recuperati.
Vittorio Lannutti