Dieci tracce tra malcelata malinconia (“It’s My Own Cheating Heart That Makes Me Cry”, “Geraldine”, “Daddy’s Gone”), pompati inni con cori al punto giusto (“Go Square Go!”) e puntuale chiusura soffusa (“Ice Cream Van”).
Il forte accento scozzese del buon James Allan accompagna tra storie che parlano di assistenti sociali, genitori che non ci sono, infedeltà, gelosia, spietata franchezza, bassa autostima, senza che mai un brano presenti un momento blando o trito, navigando comodamente tra l’amore per il puro rock’n’roll, i grandi anthem e le imperanti melodie. Senza che mai un singolo momento di questo debutto risulti scontato. Senza grandi sconvolgimenti compositivi, furiose impennate o innovazione tecnologica.
Sembra di ascoltare un vecchio e romantico rock anni 50, con una sensibilità pop fuori dal comune, che ti sorprende prendendoti alla gola con adrenaliniche cavalcate, per poi sciogliersi ancora con interlocutori intermezzi (“Stabbed”).
Basta ascoltare l’opener “Flowers and Footbal Tops” per rendersi conto di avere tra le mani qualcosa d’importante. Un disco da celebrare, da avere, un grande gruppo che si spera abbia un futuro. Uno dei dischi dell’anno.