E’ quasi arrivata la bella stagione, e dal Vicentino arriva la frizzantina aria del duo I Brevidiverbi, forse l’odierno pop tunes italiano che si fa strada tra altre mille proposte e che ha l’ambizione di portare quella leggerezza radiofonica e da spiaggia ad ascolti dilatati e di gran consumo di cose semplici e che si attaccano facilmente nella memoria.
Dieci tracce che Diego Ceccon chitarre e loopstation e Davide Sartore voce soffiano come carezze, pare di vederli con un sorriso stampato sulla faccia mentre i loro suoni, le loro canzoni colorano aria e contorni atmosferici, una scrittura generale fresca e ibrida che sdogana una tracklist che tiene compagnia, fa pensare e amplia i confini del buon pop d’autore come non mai; chitarra e voce per esternare la vita, le sue storie e accadimenti, ottima la rivisitazione di Buonanotte Fiorellino di De Gregori e – per dare un tocco di colore – tutto in questo disco è molto preciso ed intelligente, non c’è l’ostentazione di essere strani o presi dalla materializzare di sostanze sonore alterate, è uno scorre di musica piacevolissima e che invoglia subdolamente di farci sopra quattro mossette di danza.
La spennata intimista La ruota dei pensieri, il passo guascone e umido di Fuori piove, la mediterraneità ibrida che smuove Un caffè (SopraUnaLunain Frac) o la verve “sausalita” che approccia La suocera tengono in equilibrio un ascolto aperto e accomodato che è un vero piacere.
L’arte delle cose semplici paga sempre.