È vero gli Herba Mate sono l’ennesimo gruppo che fa stoner, genere che in Italia ha un seguito notevole, tuttavia, se Simona Gretchen attraverso la sua etichetta ha deciso di ristampare in vinile, solo 200 le copie a disposizione, questo disco uscito tre anni fa una ragione ci sarà. La motivazione è individuabile nel sound possente e schiacciasassi che il trio romagnolo riesce a produrree che deve molto ai primi Kyuss e ai Fu Manchu.
La bellezza di questo disco consiste nel voler riproporre il sound stoner delle origini, senza nessuna influenza, né riferimento alle radici del genere, vale a dire i Black Sabbath, cosa che molti gruppi italiani di stoner fanno.
Gli Herba Mate si differenziano per questo, perché suonano unicamente stoner, senza essere filologici. È un aspetto positivo? È negativo? Fate voi! In ogni caso il disco è molto eccitante, per un sound che sprigiona valanghe di lava, con qualche divagazione più rock’n’roll e la sola “Sputnick” a rompere il ritmo, virando prima verso la psichedelia e poi verso la ballatona.
Vittorio Lannutti
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