Attivi dal 1998, distribuiti worldwide, una solida base di fan negli USA e in Germania: con la collaborazione di Dave Pensado (Aguilera, Deftones), aggiungono mille sfaccettature al loro Alt Metal massiccio e muscolare…
“Il sound che permea l’ultimo lavoro degli EXILIA “Decode” (Data di uscita; 30 marzo – Etichetta; ZYX Germany – distribuzione; Venus) rivela un nuovo concetto di arte, che unisce rabbia ed emozione alla poesia più pura sottoforma di Alternative Metal.
Ascoltando l’album vengono alla luce nuove sonorità a testimonianza che questo album è di fatto figlio di una ricerca più profonda, di una sperimentazione che lascia spazio a nuove sfumature musicali e vocali; sfumature in cui Masha (lead vocal) si trova perfettamente a suo agio, lasciando trasparire nella voce nuovi colori e perfetti passaggi di registro che rendono ancor più carismatiche le linee vocali, senza però abbandonare l’inconfondibile grinta che contraddistingue il timbro, o meglio l’impronta vocale di Masha e degli EXILIA.
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In “Decode” le radici degli EXILIA vengono alla superficie evidenti e svelano nuova cura ed eleganza nella composizione riuscendo a personalizzare ogni singolo brano, fondendo nell’essenza Crossover e Alternative Rock, senza mai ricadere nei cliché abusati di tali generi, ma condensando l’insieme in qualcosa di personale, di sentito e di pienamente vissuto.
L’elemento cardine del disco è la voce della cantante Masha, dall’identità ribelle e tormentata, che riversa tutta la sua collera nel suo microfono: tra riecheggi strumentali, urla soffocate e melodie che si aprono e si chiudono, ci si trova saldamente appesi alle liriche piene di significato, mai troppo banali, che spesso trattano temi delicati (come le ingiustizie e gli abusi) ma si alternano anche con testi che racchiudono messaggi positivi, messi in opera a gran voce con grande estremismo femmineo. La front-woman, spesso poeticamente polemica, è sicuramente una delle voci e delle figure più rispettate ed incredibili del mondo Metal; è sempre in grado di far sentire i propri artigli, mostrando nella voce un personalissimo scream-noise – che potrebbe fare invidia ad uno qualsiasi dei suoi colleghi maschietti – sposato con un’immediata angelica presenza sonora in grado di ipnotizzare anche il più difficile ascoltatore.
La produzione di “Decode” è eccellente. Il missaggio dosa ottimamente il suono di batteria al pieno energico delle chitarre, questo grazie anche alla preziosa collaborazione con Dave Pensado (Alien Ant Farm, Aguilera, Deftones, Michael Jackson) e Joerg Umbreit (già produttore del successo Exilia “Unleashed”, H-Blockx, Grave Digger etc).
La tracklist di “Decode” non lascia spazio a ripensamenti o pause riflessive, tiene con il fiato sospeso, alternando con grande naturalezza tempi dispari (come in Myself) a 4/4 incalzanti (come Forever), lasciando tuonare Riff serrati e Chorus che sembrano destinati a rimanere impressi sin dal primo ascolto. I brani si sviluppano velocemente e su diversi piani emotivi, con dinamiche che guidano il flusso incessante dell’ondata EXILIA verso un nuovo orizzonte. Piena e profonda l’eleganza con cui l’album si chiude sfumando nella grande performance piano e voce di Masha Mysmane, in cui possiamo intravedere chiara una certa fragilità interiore della front-woman, che lascia quel sapore scuro e nostalgico e racconta di urla sorde dal profondo.
“Decode”, quinto album della band, ha sicuramente condotto gli EXILIA ad una nuovo livello di maturazione, ad un sound massiccio e muscolare, certamente incisivo come quello degli esordi ma più sfaccettato e variegato. Nuove contaminazioni hanno allontanato la band dall’etichetta “Crossover”, confermandola in nuovo mondo sonoro, dove la libertà di espressione regna sovrana e non può essere in alcun modo contenuta in una sola parola o singola scatola commerciale”