Dei Legno ho amato da subito i ritornelli delle canzoni: da urlare in macchina, in spiaggia, correndo; o più semplicemente sotto la doccia, in giro per casa mentre balliamo in pigiama, come ci stiamo probabilmente ritrovando a fare in questi giorni tutti uguali. Dopo aver ascoltato le canzoni di Titolo Album, ho avuto la sensazione di aver appena ascoltato una vecchia cassetta musicale trovata tra i ricordi dei miei genitori. Sono i ritornelli come quello di Bomber o Mi devasto di Thè che mi fanno venire voglia di cantare, e che fanno stare bene, proprio come una di quelle vecchie canzoni che cantano loro stessi in Eroina:
“Mi rimetti sempre di buon umore / Come una vecchia canzone / Di quelle che spaccano da cantare / Mentre vorresti farmi l’amore”.
Il 6 marzo è uscito per Matilde Dischi Casa de Papel: un brano affine al progetto musicale che unisce cinema e personaggi mascherati. La canzone, ispirata alla serie tv che in pochissimo tempo ha fatto tanto parlare di sé, è in realtà un inno alla semplicità che sta nei piccoli gesti e nei dettagli, e alla forza della quotidianità. Di fronte a vite al limite, azioni adrenaliniche, personaggi forti e carismatici come Nairobi e Berlino, di fronte a una storia d’amore da film come quella tra Rio e Tokyo, la vera impresa, per dirla con le parole di Lucio Dalla, in realtà è essere normali:
“È bello fare la guerra, per poi fare la pace / Restiamo nudi sopra un letto disfatto / Tu che ad ogni mio difetto gli hai voluto bene / È bello anche se non è bello / Sei bella e ti ho voluto bene / Ma ora fai la doccia e poi ti rivesti / La valigia e poi esci”.
In un momento tanto delicato come quello che stiamo vivendo, il duo ha pensato di coinvolgere il suo pubblico per la realizzazione del videoclip dell’ultimo singolo: stando rigorosamente ognuno a casa propria, basterà riprendersi mentre si balla e canta la canzone. Un’idea che sposa benissimo l’iniziativa #iorestoacasa, un modo per incentivare ulteriormente le persone a non uscire; provando a restare uniti, combattendo la solitudine, attraverso l’unico mezzo che abbiamo a disposizione adesso per sentirci vicini e accorciare le distanze: internet.
Noi nel frattempo, in questi lunghi pomeriggi a casa, abbiamo deciso di fare una chiacchierata direttamente con loro, in cui abbiamo parlato un po’ del singolo, ma anche di come stanno trascorrendo la loro quarantena. Leggete!
È uscito da pochissimo Casa de Papel, il vostro ultimo singolo. Com’è nato questo brano?
Casa de Papel è una serie che ha rivoluzionato e scosso le fantasie di milioni di persone. Abbiamo voluto citare la serie Casa de Papel perché siamo entrambi malati di serie Tv. In “È bello finché dura anche se non è bello”, si racchiude il senso dell’intero pezzo, quanto vorremmo che un momento bellissimo possa durare per sempre? Peccato che non sia così.
“Tu che ad ogni mio difetto gli hai voluto bene / È bello anche se non è bello / Sei bella e ti ho voluto bene”. Tra riferimenti a vite incredibili e fantastiche come quelle dei personaggi di questa serie tv, in queste parole ho ritrovato, invece, tutta la forza della quotidianità e della semplicità. Ho pensato al Lucio Dalla di Disperato erotico stomp: ma l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale. Vi rivedete in quest’affermazione?
Esattamente hai colto in pieno il senso di queste frasi. La forza della quotidianità che viviamo tutti i giorni ci colpisce molto e cerchiamo sempre di immortalarla in una frase delle nostre canzoni. Certamente il paragone fantastico alla serie Casa di Carta lo si percepisce perché ormi è quotidianità vedere serie tv.
In questi giorni sui vostri canali avete fatto una proposta ai vostri fan: realizzare insieme, attraverso varie clip, un video collaborativo per l’ultimo singolo. Un’idea per ricordarci di questo momento e per aiutarci anche a passare il tempo. Come state vivendo questa quarantena?
Cerchiamo di dare il nostro contributo attraverso la musica, vogliamo aiutare i medici che sono in prima linea a combattere questa battaglia, restando in casa, e sensibilizzando l’iniziativa #iorestoacasa. È molto importante far capire alle persone che in questo momento sono ancora scettiche, rispetto alle restrizioni del governo, che questo non è un gioco e che dobbiamo stare a casa, ne va della saluta di tutti. Quindi PlayStation, Palestra, serie tv, Divano, dolci e libri da leggere.
Proprio dal mondo dello spettacolo stanno arrivando tantissime iniziative per affrontare questi lunghi pomeriggi. Dalle dirette su Instagram ai live improvvisati sul balcone. Da fruitrice di musica penso sia una cosa molto bella. Per un musicista, invece, quanto è importante in questo periodo sentire vicino i propri fan?
Sicuramente cercare di rimanere in contatto gli uni con gli altri, in maniera sincera e positiva, come stiamo facendo tutti è la cosa migliore che si potesse fare, ci fa stare bene e ci fa sentire meno soli. Se da una parte ci sono ancora persone che prendono la questione poco seriamente, dall’altra c’è una comunità che sta facendo tantissimo, dai cantanti, ai deejay a gli scrittori e pittori, tutti stanno dando il proprio contributo e la risposta è veramente significativa. Si vede che c’è voglia di tornare alla normalità e la strada è quella giusta, noi siamo molto fiduciosi.
A tal proposito, ci parlereste della vostra iniziativa legata a #iorestoacasa? Come sta andando?
Abbiamo deciso di abbracciare in pieno l’iniziativa #iorestoacasa perché ognuno di noi deve fare la propria parte per vincere questa battaglia. Lo dobbiamo ai medici che stanno combattendo questa terribile guerra in prima linea e lo dobbiamo ai nostri nonni che la guerra vera l’hanno combattuta. Quindi armati di smartphone e divano possiamo sconfiggere questo virus terribile. Adesso ci aspettano i giorni più duri ma siamo certi che ce la faremo perché tutti noi vogliamo tornare alla normalità e quando accadrà sarà bellissimo. Non potendo girare il video di Casa de Papel, abbiamo lanciato un’idea che sposasse l’iniziativa #iorestoacasa chiedendo ai nostri fan di farsi un video nel mentre sono in casa a fare le proprie cose, in questo periodo di quarantena. Dopo, grazie al nostro videomaker Angelo Capozzi, abbiamo messo insieme i momenti più salienti di tutti i nostri fan, il risultato è esilarante. Abbiamo avuto un sacco di riscontro e siamo molto felici. Un modo semplice per rimanere uniti.
Torniamo indietro. Ho riguardato il video ufficiale di In (gin) di vita, in cui protagonista era un’altra maschera: il Joker di Joaquin Phoenix. Gli ultimi due singoli usciti hanno avuto entrambi riferimenti cinematografici. Che peso ha il cinema nelle vostre vite?
Il cinema ha un peso veramente importante per noi. Tutto è cinema, il cinema ci racconta e ci porta in maniera fantastica a vedere i sogni che diventano realtà, ci fa riflettere su tematiche che spesso non vogliamo vedere ci fa “piangere e dopo ridere”. Per noi è fondamentale il cinema.
Ascoltando le canzoni di Titolo album, più volte ho avuto la sensazione di stare ascoltando una canzone trovata su una vecchia cassetta musicale. Nei vostri ritornelli di alcune canzoni ho sentito una malinconia squisitamente anni ’80. Quali sono i vostri punti di riferimento della musica italiana del passato?
Siamo molto vicini al cantautorato italiano da De Gregori, Lucio, Venditti, Carboni, Bersani ai più nuovi Brunori, Dente, Calcutta e compagnia bella 😊
Salutiamoci con una domanda velocissima. Rispondete con la prima cosa che vi viene in mente: cosa farete appena finirà questa quarantena?
ANDREMO AL MARE FAREMO UN LUNGHISSIMO BAGNO E POI FINALMENTE TORNEREMO IN CONCERTO E TORNEREMO AD ABBRACCIARCI TUTTI QUANTI!!!
Chiara Grauso