di Stefania Clerici
Per una sera niente scippi, baby gang, retate anti criminalità in Centrale: per una sera il discusso piazzale d’ingresso alla nostra stazione si è vestito a lustro per ospitare un bel concerto (gratuito) che celebra la libertà di muoversi.
Il TrainlineFest, dopo il successo spagnolo di qualche mese fa, approda a Milano con una lineup che strizza l’occhio ai gusti dei giovani che popolano la città meneghina: dopo un’apertura soft con il DJ set di Akeem, è salita sul palco Laila Al Habash che ha incantato il pubblico con la sua fusione di sonorità elettroniche, influenze mediorientali e testi poetici, regalando momenti di pura magia.
A seguire lo straordinario ed eclettico talento made in X Factor di Sarafine, la cui potente voce e le emozionanti performance hanno conquistato il pubblico del Festival, tra cori e balli che hanno trasformato il piazzale in una grande discoteca all’aperto.
Il gran finale della serata ce lo ha regalato La Rappresentante di Lista, il duo composto da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina, che ci ha fatto ballare, cantare e un poì anche sudare nonostante le temperature non più miti, con il successo sarnemese “Ciao Ciao” e quello estivo “Amare”. A grande sorpresa hanno poi presentato l’ultimo singolo appena uscito “La città addosso”, un pezzo dalle sonorità rock che racconta in un’intimità che esplode il dolore e la nostalgia che si ripercuotono nel disagio sociale e culturale della grandi città.
Proprio a riguardo del pezzo Veronica e Dario raccontano che “La Città Addosso è un videogioco dentro il quale la protagonista è imprigionata. La città, così come certi schemi sociali, così come certi nostri pensieri, può essere una gabbia, può costringerti nelle stesse dinamiche, reiterare gli stessi modelli, metterti di fronte quotidianamente agli stessi mostri.
È quando ci si sente già sconfitte, pur lottando, che ci ritroviamo mute, con i desideri fatti a pezzi, non ascoltate, incomprese. E la città non riflette altro che questa sconfitta. Questa canzone è uno spunto, è un pretesto per raccontare anche altre situazioni in cui ci siamo sentite inglobate, divorate. Un momento prima felici, un momento dopo imprigionate con la libertà negata, la nostra scelta pilotata, la nostra pace bombardata”, racconta il duo.
Poi, aggiunge: “Il brano parla di quando dentro si sente un tumulto, quando ci si trova all’interno di un vortice e la confusione si riflette nella percezione di ciò che ci circonda: anche la città, con i suoi stimoli e la sua bellezza, può crollarti addosso, può essere un peso che si aggiunge a quello che senti dentro.
Fare musica comunque ci salva. Cercare la bellezza, trovare un modo di risolvere quei tumulti interiori, volare sfruttando i vortici pericolosi che ci attraversano, resistere all’impulso di buttarsi giù, amare, darsi la possibilità di costruire. Nella nostra musica cerchiamo sempre il veleno e il suo antidoto”.
E la serata del 26 settembre è stata proprio un toccasana di adrenalina e libertà che hanno siglato l‘inizio della stagione degli eventi musicali della nostra città, dall’outdoor ancora per qualche settimana, per poi catapultarci nella stagione dei concerti nei locali e palazzetti, sia qui a Milano che in giro per la nostra bella Penisola.
La scelta dell’app Trainline di organizzare un festival in una stazione ferroviaria non pertanto è casuale: il treno, infatti, è sempre più spesso visto come un’alternativa di viaggio sostenibile e conveniente. Secondo una ricerca realizzata da SWG per Trainline, il 58% degli italiani considera il treno il mezzo di trasporto più conveniente di tutti. Inoltre, il treno è l’ideale per raggiungere eventi musicali e mete di piacere; infatti, secondo un recente studio di YouGov per Trainline, il 50% degli intervistati sceglie il treno come mezzo di trasporto preferito per partecipare a eventi musicali. E voi come raggiungerete la prossima meta del concerto che vi attende?