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Reportage Live

TOKIO HOTEL: una storia di musica dal 2001 al 2023

I Tokio Hotel tornano al Fabrique di Milano per l’unica data italiana

Foto di Davide Merli | Articolo di Cecilia Passetto

Il mio primo ricordo dei Tokio Hotel sono le loro fotografie ritagliate dai giornali che la mia sorellina attaccava sul diario. 

Frangia assimetrica, una folta chioma di capelli sparati, trucco e smalto nero, lunghi rasta, cappellini da baseball, maglie larghe e magliette che richiamano altri gruppi musicali ma soprattutto lo sguardo da duri. É così che ricordo le immagini di questi ragazzini appena sedicenni che bruciano le classifiche e portano alla ribalta la subcultura “emo”. 

Da allora molte cose sono cambiate.

In questi anni hanno superato i 10 milioni di dischi venduti in 68 paesi, hanno vinto più di 70 dischi di platino e 120 d’oro, oltre 110 premi nazionali e internazionali. 

Bill Kaulitz ore è biondo, i Tokio Hotel si presentano con abiti più sobri e anche il loro sguardo si è addolcito.

Il grandissimo successo di “Durch den Monsun” e l’album di debutto della band che lo conteneva “Schrei”, quest’anno diventano maggiorenni. 

Nell’autunno del 2019 e l’inizio del 2020 la band parte con “Melancholic Paradise tour” per festeggiare i 15 anni dall’inizio della loro carriera, si esibisco in diversi spettacoli sia in Europa che negli Stati Uniti e noi li aspettiamo trepidanti anche in Italia per tre date già ufficializzate ma…marzo 2020, il mondo si ferma a causa di una pandemia.

Tokio Hotel in concerto a Milano | Foto di Davide Merli

I Tokio Hotel però non si perdono d’animo e ripartono con “Beyond The World Tour ”.

La data a Milano è fissata per l’ottobre del 2021, rimandata ad aprile 2022 e infine posticipata il 10 maggio 2023, unica data italiana.

Nel frattempo la band lavora sul nuovo album, il settimo della loro discografia in studio, così a novembre 2022 per Epic Records esce “2001”

Forse non tutti i mali vengono per nuocere!

Il titolo del disco è un omaggio all’anno in cui i quattro ragazzi di Magdeburgo si sono incontrati, contiene 16 tracce ed è considerato dai musicisti la colonna sonora dei loro ultimi cinque anni distanza dal loro precedente lavoro “Dream Machine”, è stato scritto in un lasso di tempo molto lungo e per questo contiene generi diversi.

Il titolo del disco, la cover e la tracklist erano state anticipate da una live su YouTube già nel luglio del 2022.

Ore 21,00 spaccate.

Il palco è coperto da un telo nero, non si vede nient’altro, si avverte solo il suono degli strumenti dei musicisti ancora celati. Dopo qualche secondo di palpitante attesa la copertura viene fatta cadere e rivela Tom e Georg impegnati a suonare con foga, alle loro spalle una struttura di parallelepipedi incornicia Gustav alla batteria, sopraelevato rispetto al palcoscenico e velato da una sottile rete che subito, scherzosamente, mi ricorda “la rete da polli” del Bob’s Country Bunker ne i “Blues Brothers”. 

In un altro spazio i parallelepipedi formano una sorta di palchetto, anch’esso sopraelevato da dove fa l’ingresso Bill che attacca subito con “White Lies” terzo singolo del loro nuovo album e scritto con il duo tedesco di musica elettronica Vize

Tokio Hotel in concerto a Milano | Foto di Davide Merli

Bill indossa una tuta nera, decorata con degli inserti di paillettes rosa e azzurri e lunghe frange nelle maniche e nei pantaloni, calza un cappello da cowboy con gli stessi decori e delle scarpe rosa con un tacco altissimo, la tuta lascia scoperta la parte dell’inguine da cui trapelano delle calze a rete e degli slip coordinati. Dai tempi del diario della mia sorellina ha decisamente cambiato look!

Il pubblico è entusiasta, tutti cantano, numerosissimi i cellulare alzati per riprendere il concerto, si ha la sensazione di poterlo ricostruire per intero qualche ora dopo sui social. Non mancano le dichiarazione d’amore, soprattutto rivolte a Bill, che si fanno largo fra gli applausi e le grida tipiche da fan sfegatati della boy band. 

Un pubblico prevalentemente femminile e molto giovane, gente che  probabilmente 15 anni fa a mala pena aveva finito le elementari ma anche tanti ragazzi, tantissime coppiette, qualche coetaneo dei musicisti, un gruppettino di signore che potrebbe avere l’età delle loro mamme che, parlando fra di loro dicono di aver fatto tutti i loro concerti e genitori che con la scusa di accompagnare i figli si scatenano più di loro. “Growing up I’ve based my aesthetic on Bill” cita un cartello tenuto da una ragazza con i capelli verdi e diversi pircing.

Si è tutti molto coinvolti, un coinvolgimento che i Tokio Hotel si guadagnano fin da subito, interagendo con naturalezza con il pubblico. Alle loro spalle ogni brano è accompagnato da proiezioni di video che creano delle atmosfere diverse in base alla canzone che viene suonata, I musicisti si scatenano sul palco divertiti, lasciano spazio ai fan per cantare allontanandosi appositamente dal microfono, il cantante più volte ringrazia e saluta in italiano e da prova di come conosce bene diversi insulti nella nostra lingua. Regalano timidi gesti di saluto con il cenno delle dita e sorrisi sinceri che si, danno l’impressione che stiano guardando proprio te.

Bill più volte lascia il palco ai suoi compagni e torna con un abito diverso, per lo più tutine sempre di paillettes colorate mentre gli altri musicisti sono vestiti di nero: pantaloni di pelle, una t shirt bucherellata per Tom, una camicia di pizzo per Georg e inserti di pelle nella maglietta di Gustav sono gli unici riferimenti al look degli esordi.

I brani scivolano veloci e in maniera naturale, non si riesce a non ballare e a non emozionarsi. 

Tokio Hotel in concerto a Milano | Foto di Davide Merli

“Just a moment” viene esguita solo dai gemelli in acustico, seduti sul palchetto della scenografia, Bill si alza e scende per duettare, guardando negli occhi l’immagine proiettata di Vvaves, la cantante che lo accompagna anche nel disco, il coinvolgimento è così profondo da sembrare che sia presente anche fisicamente.

Al termine di “Chateau” la bandviene circondata da fontane di scintille accompagnandoci così all’interpretazione dell’ultimo brano “Fahr mit mir (4×4)” brano dei Kraftklub che vanta la partecipazione dei Tokio Hotel. Ballare divertiti sulle note di questo pezzo sarebbe stata una perfetta conclusione ma non se ne ha ancora abbastanza e la band viene richiamata a gran voce. 

Il palco è al buio, illuminato solo dalla proiezione di fulmini e come sottofondo scroscio di pioggia e tuoni, oltre alle urla dei fan che già hanno capito. I musicisti vengono illuminati e circondati dalla proiezione di una pioggia battente che crea un effetto molto realistico.

 “Das Fenster öffnet sich nich’ mehr
Hier drin’ ist es voll von dir, und leer
Und vor mir geht die letzte Kerze aus”

É grande la commozione mentre si canta ad una sola voce “Durch den Monsun” inizialmentein tedesco per concludere con la versione inglese mentre la diffusione della pioggia viene sostituita da un video di giovanissimi Tokio Hotel che suonano alle spalle di quello che sono diventati oggi. 

C’è un lunghissimo applauso, il pubblico è in visibilio ma c’è tempo ancora per l’ultimo brano “Runaway ” che termina accompagnato da una cascata di coriandoli dorati.

Si accendono le luci, i musicisti fra i ringraziamenti regalano i plettri e le bacchette della batteria. Gustav si sofferma qualche secondo in più a giocare e passare degli attimi con il suo pubblico che per l’intera serata ha guardato da una posizione più appartata rispetto ai suoi compagni.

Fra la folla ancora eccitata tanti si rincontrano, neanche così stupiti ma sicuramente felici di ritrovarsi in questa occasione. C’è chi si sofferma a raccogliere i coriandoli dorati così da poter portare a casa, oltre alle emozioni, anche un piccolo cimelio.

Nonostante negli anni la band abbia avuto dei cambiamenti di stile il pubblico è sempre molto affezionato e vedendo il successo della serata anche i nuovi brani sono stati subito apprezzati, per alcuni è stata così grande la commozione da non riuscire a trattenere le lacrime.

Seppur in modo diverso e per un pubblico più ristretto “stiamo ancora correndo insieme attraverso il monsone Tokio Hotel”.

Clicca qui per vedere le foto dei Tokio Hotel in concerto a Milano o sfoglia la gallery qui sotto

Tokio Hotel

TOKIO HOTEL – la scaletta del concerto di Milano

White Lies
Automatic
The Heart Get No Sleep
We Found Us
Girl Got a Gun
HIM
World Behind My Wall
Feel It All
When it rains, it pours
Just a moment (feat. VVAVES)
Schwarz
Run, Run, Run
Spring nicht
Easy
Love Who Loves You Back
What If
Chateau
Fahr mit mir (4×4) (Kraftklub cover)

Durch den Monsun
Runaway 

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