27 giugno, più di 40° gradi al’ombra e qui non si fa per dire. Una delle giornate più calde dell’estate. Ci troviamo a Bologna, nell’Arena Parco Nord ( o Joe Strummer Arena) in uno dei festival più attesi: il Bologna Sonic Park.
Il caldo, i sudori, la continua sete e voglia di docce fredde non ferma una delle giornate più metal di questa estate, siamo qui e vogliamo sentire l’eco degli scream echeggiare nel parco a costo di svenire, stasera ci sono gli Slipknot! L’organizzazione per fortuna offre fontane di acqua fresca gratuita in un contesto green dove l’attenzione all’ambiente è fondamentale in questi eventi: bicchieri di plastica riutilizzabili, raccolta differenziata e materiali di facile smaltimento, tanti tanti punti a favore di questi accorgimenti da parte dei festival ( che solitamente soo uno dei luoghi di maggiore spreco).
Bologna è invasa dai più svariati generi di metallari: ragazze sbizzarrite in completi che mamma potrebbe non approvare, bambini con creste alte e bandane in fronte, lingue e doublehorn spiattellate a destra e a manca non appena una fotocamera puntata. La forma conca del parco permette di vedere le esibizioni anche dalla colena tutt’intorno al palco e nonostante l’ersorbitante quatitativo di persone presenti di godersi la giornata in ogni punto del festival.
Le esibizioni si susseguono con una carica potentissima sul palco dei gruppi entranti, prima i Black Peaks e gli Eluveitie, con il loro folk metal, i Corrosion off Conformity, i Lacuna Coil, la voce potente di Cristina Scabbia nitida fin dai parcheggi con l’acustica pazzesca di questo posto, il sottopalco adrenalinico e forte è la forza dei gruppi che si esibiscono sotto al sole cocente; ed ancora i Testament e la spinta vichinga degli Amon Amarth che hanno reso gli animi ancora più roventi e carichi di entusiasmo.
La cosa che mi piace dei metallari è che vantano un’aria tosta e rude, cattiva, diabolica ma la compagnia ragazzi è ottima qui in mezzo, le motivazioni a questa mia affermazione le lascio navigare nell’immaginazione di chi mi conosce e anche di chi non mi conosce. E’ arrivato il momento dei nostri attesissimi headliner: gli Slipknot!!!
Nonostante l’ultimo anno non sia stato dei migliori, il frontman Corey Taylor ha da poco subito un intervento chirurgico ad entrambe le ginocchia, L’ormai ex-pinocchio Chris Fehn non fa più parte della band a seguito di una causa legale in atto con Corey e Shawn Crahan collega e fondatore, sostituito rapidamente da un degno successore del quale non si conosce ancora identità. Inoltre da poco un grave lutto in famiglia Crahan, la scomparsa della figlia appena 22 enne.
Nonostante questo la band si è mostrata ai fans potente, divorandosi il palco. I maggots seppur affrontata una giornata estremamente a limite non si sono risparmiati tenendo le maggiori riserve di energia per i circle pit in mezzo al fango cantando i brani con foga e dedizione. L’album in arrivo We Are Not Your Kind ( il 9 Agosto 2019) è l’esplosione del dolore, della rabbia degli ultimi anni di Corey che finalmente trovano i giusto sfogo e danno a noi fans altro su cui esplodere. Insomma, un gruppo che affronta mille avversità e ne esce più forte e deciso regalando ai fans uno spettacolo di alto livello. Proprio quello che ci si aspettava dagli inequiparabili Slipknot.
Clicca qui per vedere le foto degli Slipknot a Bologna (o sfoglia la gallery qui sotto).
Slipknot la scaletta del concerto di Bologna
(515)/ people= shit
(Sic)
Get this
Unsainted
Disasterpiece
Before i forget
The heretic anthem
Psychosocial
The devil in I
Prosthetics
Vermilion
Custer
Sulfur
All out Life
Duality
Spit It out
Surfacing
Clicca qui per vedere le foto dei gruppi di supporto e del pubblico del Bologna Sonic Park (o sfoglia la gallery qui sotto).
