Articolo di Stefania Clerici – Foto di Roberto Finizio
Pharrell Williams ritorna per la seconda volta in Italia a distanza di pochi mesi dopo la sua esibizione agli EMA lo scorso novembre, con un concerto tutto colorato, sulle note dell’energia del pop e dell’hip-hop, scatenando il pubblico giunto alla Summer Arena di Assago per ben due ore di concerto.
Non sono bastati i più 30 gradi (percepiti chissà quanti?), le zanzare, la possibilità di pioggia (o tornado? vista la grandine delle 18…) e le moderate code per arrivare in quel di Assago a scoraggiare i milanesi (e non) che sono giunti per il concerto del pluripremiato produttore statunitense. Lo spazio poi è di gran lunga più accogliente rispetto alla scorsa estate: sviluppato orizzontalmente con tribune frontali e numerose aree ristoro birra/panini etc, sono stati abbandonati container e strutture in ferro, per lasciare spazio alla street art e allo street food, che rendono il tutto molto più vivibile e piacevole.
Sono da poco passate le 21.30, ecco che Pharrell Williams fa il suo ingresso sul palco, allestito in maniera semplice dove luci e colori, insieme a visual psichedlici e arcobaleno si alternano a ritmo di musica. Un corpo di ballo e due coriste, insieme alla band pronta a lanciarsi insieme a lui nelle improvvisazioni musicali, sono gli aiutanti dell’eclettico Pharrell.
Inizio lento con “Love Yourself to Dance”, si prosegue su “Frontin”, tratti entrambi dal secondo album Girl. Il pubblico comincia a scaldarsi sulle vibrazioni positive del frontman e di riflesso lui si comincia a muovere sul palco: dopo un primo medley e uno show in cui le ballerine sono vere protagoniste della scena, parte un ritorno al passato con i N.E.R.D. al centro dello spettacolo: pezzi come “Anti Matter” a “Lapdance” e “She Wants to Move” scatenano tutti gli spettatori e alcuni fortunati tra le prime file riescono ad andare on stage, ballando a suon di ancheggiamenti e battiti di mani insieme al loro idolo.
Sul finale entra in scena il Pharrell Williams più noto al grande pubblico, con hit super pop: i ritmi di “Blurred Lines” e “Get Lucky” sono una festa per tutti, si balla e si canta a gran voce, dalle prime alle ultime file dell’Arena. Un trionfo di adrenalina e felicità su “Happy”, che vede l’ingresso di numerosi bambini sul palco. L’artista li saluta così: “Fate un applauso al futuro italiano, un bellissimo futuro, un futuro che può far cambiare il mondo”. Anche per una come me che difficilmente si scioglie con pupi sotto i 18 anni, sui lunghi abbracci e i sorrisi genuini c’è dell’emozione.
Il gran finale arriva con “Freedom”, introdotta dal mantra: Do not be afraid. Mano sul cuore, commosso, Pharrell la canta e ricanta per ben tre volte, terminando poi il suo show con un discorso sulla questione razziale che sta tornando un tema caldo negli Stati Uniti.
Con mio grande stupore, terminato il concerto verso le 23.20, mi sento arricchita e felice, proprio come recita la canzone più famosa che ho gridato a squarciagola durante il live: chi l’avrebbe mai detto che Pharrell Williams fosse un così grande dispensatore di emozioni e portatore di energia positiva, se non fossi stata qui?
PHARREL WILLIAMS – Scaletta 12 Luglio 2016 – Milano
Lose Yourself to Dance
Frontin
Hunter
Marilyn Monroe
Come Get It Bae
Brand New
MEDLEY 1 (dancing) : Can I Have It Like That / Grindin / Nothin / Move that Dope / Alright/ Hot In Here / Just Wanna Love You / Pass the Courvoisier
MEDLEY 2 N.E.R.D.: Anti Matter / Everyone Nose / Provider / Bobby James / Run to the Sun / Brain / Rockstar / Lapdance / She Wants to Move
MEDLEY 3: Spark the Fire / MilkShake / WTF / Hollaback Girl
It Girl
Gust of Wind
Beautiful
Drop it Like It’s Hot
Blurred Lines
Get Lucky
Happy
Freedom (x3)