DOPE NOIR
Il più tipico e seducente immaginario associato a certa America decadente, come mutuato da decenni di cinema, musica e letteratura, trasmigra pari pari dentro il nuovo disco di Waldeck, seppur declinato dal compositore viennese su ben più frivole frequenze easy listening.
Un po’ come se Lynch, i Calexico, Tarantino, Lana Del Rey, gli Shadows, lo stesso Morricone e tutta la beat generation viaggiassero sullo stesso pulmino tra roventi paesaggi desertici, motel desolati, highway infinite e trasandate case roulotte.
Tra finezze tex-mex, jazz, lounge, elettroniche e funk – a turno nobilitate dalle voci di Zeebee, Patrizia Ferrara, Joy Malcolm e Carl Avory – scorre una colonna sonora retrò pronta all’uso per i nostri personalissimi road movie mentali, “in cui il viaggio è la ricompensa e la ricompensa è la libertà”, sì, ma giusto il tempo di un aperitivo (Sexy Thing, Una Promessa).