2014 Shyrec
Magistrale arcano sonoro strumentale questo imbastito dai padovani The White Mega Giant, TWMG, una ispirazione catramosa, un macramè ermetico di concatenazioni sonore buie che fluttuano ondose dall’armonico all’inarmonico, dalla sostanza liquida e rocciosa nel contempo. La band con questo trip vibratile, chiuso e aperto a mantice sfidano le incognite delle dimensioni notturne, otto tracce che mettono a regime emozionalità elettroniche imbastite da un post-rock e da un climax ambient che dondola e dondola al pari di una pulsazione venosa mastodontica.
TWMG ha tutti gli attributi di un inno alle forze asettiche di una alienità compiuta, ricerca, suono, loop, delay, vuoti compressivi e pieni dilatati sono le forze principali di un viaggio che si manifesta dall’inizio alla fine, quasi un “geomantico” bardo dark che porta l’ascoltatore alle soglie di una potenza suggestiva ottimale.
Con il colore principale che è il nero, le traiettorie strategiche e passaggi virtuali ci accompagnano lungo tutta la stesura come in galleggìo amniotico, dritti in una stupenda devianza che ci allontana dalla gravità terrestre castrante per sganciarci in luoghi non luoghi, e all’arrivo –tra le tante – delle cinematiche di Hobots Pt.1/2, il cuore siderale di Analog, Pulse rate e la pastorale alla Curve Air Meccatronica il senso di abbandono mentale è talmente forte e chiaro che onirico, realtà, magnetismo e magia ti succhiano ogni cm quadrato della tua coscienza.
Dal sapore di un acido in solitaria.
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