Dopo tante ristampe, molto spesso inutili, finalmente un disco che gli appassionati del garage-punk aspettavano da tempo, si tratta di “Shakin street” dei torinesi Sick rose. Nella ristampa ci sono in più l’Ep “Double shot” ed un’altra manciata di brani.
Tuttavia, la cosa più eccitante è che questo disco segna la svolta maggiormente chitarristica del gruppo, dato che prima di registrare “Shaking street” andò via l’organista Rinaldo Doro, che fu rimpiazzato dal secondo chitarrista Jacopo Arrobio, già da tempo roadie della band.
A quel punto il gruppo aveva la classica formazione rock con due chitarre, il basso, la batteria e la voce. Con una chitarra in più dunque il gruppo espresse di più la sua vena garage-punk con brani affilati e particolarmente aggressivi, come il punk sparato di “Little Girlie Pearl” e “She’s Got”, piena di schegge chitarristiche o il rock blues di “A Kiss Is Not Enough”. A completare l’opera anche alcune cover, tra le quali la title-track degli MC5, ma nella quale si sente forte l’influenza di Steve Wynn e soci, e la frenetica e vibrante “Up Is Up” dei bostoniani Real Kids. Era il 1989, eppure sembra passato un secolo, ma il furore di queste canzoni è ancora molto vivo.
Vittorio Lannutti