Due chitarre acidissime, una batteria che pulsa ed è insofferente a qualunque forma di pacificazione questi sono gli ingredienti di questo power trio, cresciuto a pane e hard rock a trecentosessanta gradi.
Nei dieci brani di “We’ll be brief” si trovano ternt’anni di storia della musica dura con grandi riffoni, assoli, anche se la base resta lo stoner.
Tuttavia, la musica del deserto viene di tanto in tanto mediata da altre sonorità come il funk-soul (“Just one time”), il blues (“Thin line”) e l’hard più classico degli anni ’70 (“Milady”). Lo stoner, invece, è fortemente evidente in “Sweet music” e in “Wait”. “Today” ha un approccio stoner, ma l’acidità viene in parte annacquata e risulta trainante “Wake up” con un tiro, degno della migliore tradizione hard.