Niegazowana/Venus
Messo in stand-bye il progetto Il Genio, condiviso con Alessandra Contini, il musicista pugliese pubblica il suo primo lavoro solista, nel quale emerge la sua vena cantautorale. Nonostante, De Rubertis per questo lavoro abbia chiesto la collaborazione di molti giovani musicisti, tra cui: Gianluca Gambini (già batterista di Dente), Roberto Dell’Era e Rodrigo D’Erasmo (Afterhours), Enrico Gabrielli (Mariposa, Calibro 35), Marco Ancona (Fonokit), Lorenzo Corti (Luci della centrale elettrica), Lucia Manca (cantautrice di recente esordio discografico), Matilde De Rubertis (sorella, voce chitarra degli Studiodavoli ed ora dei Girl with gun) e Chiara Piliego, lo stile è decisamente retrò, o per usare un termine più cool, vintage. I riferimenti di questo disco, infatti, sono cantautori prossimi alla pensione o deceduti, da Giorgio Conte a Claudio Lolli, da Luigi Tenco a Bruno Lauzi, vuoi per il tono della voce, vuoi per l’omaggio all’altra metà del cielo, vuoi perché le canzoni sono incentrate sul connubio voce-pianoforte. In questo disco si respira molta nostalgia, ma anche un erotismo soft e mai volgare, sempre supportato da architetture sonore immediate, ma molto meditate, al punto da rendere i brani in molte occasioni evocativi.
Vittorio Lannutti