I Ferriacolor sono nati dalle ceneri dei Panoramics, storico gruppo dell’indie-pop italiani degli anni ’80 e ’90. L’intento di questo gruppo napoletano è di essere un progetto musicale aperto, per cui in questo Ep d’esordio in ognuna delle quattro canzoni vi è un ospite alla voce, ma i membri fissi sono Marco Alfano alle tastiere e Luca Zarilli ai sassofoni.
Sull’onda dei Panoramics i Ferriancolor si muovono tra pop, lounge, bossa nova, jazz, ambient e psichedelia e hanno trovato in Cristiano Lo Mele il produttore ideale, essendo il chitarrista dei Perturbazione.
Nella prima canzone, title-track, infatti alla voce c’è Tommaso Cerasuolo, voce degli stessi Perturbazione, il brano si dipana lungo le traiettorie di un jazz leggero, che in certi casi sfocia nel prog di cui è stata alfiere la PFM. In “Unicorno di mare” alla voce troviamo Gabriella Rinaldi, che plasma la sua voce su un pop-elettronico leggero, ma non troppo. Eugenio Cesaro, leader e voce degli Eugenio in via di gioia, canta nel soul-pop enfatico di “Lon Chaney Jr”. Infine, Simona Boo, vocalist dei 99 Posse e dell’Orchestra di Piazza Vittorio, presta le sue corde vocali nella bossa-nova/pop dell’attraente e avvolgente “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”. Un Ep di transizione, in attesa del full lenght.