Secchi, decisi ed irruenti, dopo tre anni di lavoro, gli Elbow strike pubblicano il loro travolgente esordio. Guidati dal carismatico songwriter giramondo Chris T. Bradley, il gruppo di casa a Trieste si esprime con hard rock impuro che attinge tanto dal grunge, quanto dal metal e dallo stoner.
Gli undici brani in scaletta sono convincenti, perché ben assestati e quadrati, privi di sbavature. Badate non è un semplice compitino ben fatto, perché se si ascolta con attenzione il disco ci si rende conto che il gruppo si è lasciato trasportare dalle proprie istanze ed emozioni, ma allo stesso tempo è stato abile nel tradurre i propri moti interiori in brani sicuri, decisi e ben suonati.
Tra momenti più tirati (“U.F.O.”, “Mommals cooking chips”), ballate (“Waiting the sun”), tendenze all’epica (“Stone man”), passando per una smisurata passione per i primi Pearl Jam (“Cosmic pleasure”), in questo disco si colgono i momenti e i tratti migliori del hard rock degli ultimi 35 anni.