Recensioni

CLEPSYDRA – Marmalade sky

Go Down/Audioglobe
Con il fatidico terzo album, gli abruzzesi Clepsydra hanno finalmente trovato la loro direzione e dimensione, come è fisiologico per tutte le band di un certo spessore e che sono destinate a durare.
A dare un importante aiuto in questa direzione ci ha pensato Amaury Cambuzat, leader degli Ulan Bator e membro dei ricostituiti Faust, che ha prodotto il disco e ha partecipato alla realizzazione delle musiche come session man.
Il cambio di etichetta, poi ha un significato particolare, perché, data la loro forte propensione alla psichedelia, la Go Down è la label più indicata in Italia. Le undici tracce di questo disco sono fondamentalmente strutturate su ballate elettroacustiche coinvolgenti, molto devote al miglior rock anni ’70 di matrice Usa, tra le quali spiccano l’omaggio al Jimi Hendrix di “Voodoo Chile” in “Jimi plays my guitar”, “Asa phelps”, brano dotato di un una progressione diretta all’epicità, e la mega-ballatona “There’s still time away” con un finale che spinge il trio verso i territori dei Willard Grant Conspiracy. Un disco forse fuori tempo, ma comunque fresco e con molte frecce al suo arco.

Vittorio Lannutti

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