Come tutte le band rock che si rispettino i casertani Bufalo Kill, dopo aver esordito tre anni fa con “Electric muuh!”un disco omaggio a Muddy Waters, adesso si emancipano dal grande padre del blue metropolitano per intraprendere una loro strada. Sia ben chiaro il trio resta sempre instradato negli stilemi del buon caro vecchio ed immortale blues, ma differenziandosi in buona sostanza da quello di Muddy Waters, preferendo abbracciare ritmiche a volte più rock, altre sempre blues ma con delle varianti. Il trio gode della stima della label romana Yorpikus Sound, che ha nel suo catalogo i Bud Spencer Blues Explosion e questo lavoro è stato masterizzato da Brian Lucey (The Black Keys, The Shins, Beck, Sigur Ros).
I Bufalo Kill non fanno sconti a nessuno e le premesse sono ottime con lo stomp blues dell’iniziale “Pedal pumping”, seguito dalle chitarre sporchissime e dal ritmo serrato di “Blues hotel” e dal travolgente boogie che va al ritmo di un treno di “Lorna”, ma anche la title-track non scherza, con quella batteria schiacciasassi. Il trio poi coverizza in italiano “Back Door Man” dandogli un tocco di grande rock-blues con affascinanti svisate chitarristiche e recupera la lezione appresa da Muddy Waters nella travolgente Bufalo Kill. Su dodici brani, due sono in italiano si tratta della politicizzata e mai come in questo periodo opportuna “Demonicristiani” e il blues proletario di “Non sono nato figlio di papà”. State attenti a non farvi travolgere dalla furia rabbiosa di questi tre bufali campani.
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