Disponibile dal 17 maggio su tutte le piattaforme digitali “Venti minuti di libertà”, EP d’esordio di Emanuele Presta, cantautore salentino di stanza a Bologna, un concept EP interamente dedicato alla libertà.
L’artista, con sei tracce, parla di quelle che sono per lui le sei sfaccettature della libertà: i ricordi (che ci rendono in qualche modo liberi, quando ci rifugiamo in essi), la vita (la più grande manifestazione della libertà), i sogni, la fuga, l’amore (perché spesso sognare, scappare da stessi e dalle circostanze e amare qualcuno o qualcosa non possono non essere sinonimi di libertà) e l’arte (perché là dove c’è espressione artistica c’è anche libertà). L’EP ha una durata di appunto venti minuti e non c’è mai un’interruzione, le canzoni non solo sono collegate da un filo conduttore ma sono anche unite da un suono continuo che inizia col primo brano e non smette fino all’ultimo secondo della sesta traccia.
“Cercavo un filo conduttore che potesse unire i brani e li rendesse complementari, senza farlo apposta ho visto che ce l’avevo proprio sotto gli occhi. Sono sempre stato un fan dei concept album, sono cresciuto con dischi come ‘The dark side of the moon’, ‘Ok Computer’ e ‘Non al denaro, non all’amore, né al cielo’, sembra quasi che fosse stato già tutto scritto. Fino ad ora ho pubblicato solo singoli, questo è il mio primo vero lavoro, non so se è l’album della vita ma è sicuramente quello della mia maturità artistica e personale”– Emanuele Presta.
CHI È EMANUELE PRESTA?
“Mi chiamo Emanuele Presta. Ho il difetto di pensare troppo, quando non penso sto scrivendo una canzone, quando non penso e non scrivo, dormo. Mi piace soffermarmi sui dettagli, cercare sempre il motivo che muove le cose, andare oltre le superfici, vagare nel mio caos e perdermi nelle piccole cose. Mi definisco un cialtrone, che però ha un pregio, quello di saper accompagnare quello che scrive con una chitarra, questo fortunatamente fa di me un cantautore, magari anche bravo. Vengo da Lecce, e come ogni salentino non riuscirei a fare a meno del mare, spesso ho l’esigenza di inebriarmi del suono delle onde, poi torno a casa a scrivere canzoni”.
Emanuele Presta è un cantautore salentino, classe ’94. Il suo amore per la scrittura nasce per gioco, dopo aver visto un video di Bob Marley che interpreta “Redemption Song”, decide di comprare una chitarra, il suo desiderio è quello di riprodurla proprio come faceva lui. Dopo esserci riuscito si appassiona meticolosamente alla composizione, pian piano diventata un’ossessione (positiva). Pasolini diceva che se fosse l’ultima persona sulla faccia della terra farebbe comunque film, ecco, per Emanuele è uguale, dice di scrivere canzoni perché sostanzialmente, deve. Non c’è stato un momento in cui capisce di voler fare l’artista, semplicemente, canzone dopo canzone, si accorge che essere empatici e fragili non è un difetto, ma è la cosa più importante che ci sia. Shakespeare diceva: quando è pronta la propria anima sono pronte anche le cose, lui infatti aspetta fino a 26 anni per pubblicare il primo vero brano. Con otto brani all’attivo, Emanuele raggiunge quasi 1,5 milioni di ascolti su Spotify e tanti apprezzamenti in giro per l’Italia. Nel Gennaio del 2024 esce “Voglio morire mentre bevo”, il singolo che anticipa il suo primo EP “Venti minuti di libertà”, in uscita a Maggio, un concept-album interamente dedicato alla libertà.