E’ uscito a marzo “Acque amare“, il nuovo singolo di Rapha che segue il precedente singolo “In punta di piedi“, in vista di un EP. “Acque amare” racconto uno sfogo, un momento di riflessione.
“È facile perdersi per poi ritrovarsi in una pallida imitazione di sé stessi”, racconta Rapha, “come è facile perdersi nelle infinite vie della periferia romana”. Canzone cruda, con ritmo vivace e un sound prettamente elettronico. La chitarra elettrica, che accompagna l’intero brano, risulta sporca e spigolosa come lo è, a volte, la nostra sfera emotiva.
Noi per l’occasione gli abbiamo chiesto di segnalarci i suoi cinque brani preferiti.
La Canzone del padre – Fabrizio De Andrè
Racconta di un sogno nel quale il figlio occupa il posto di lavoro di suo padre, e si ritrova in mano un potere che in precedenza aveva cercato di combattere. Una volta ritrovatosi in una posizione economico-sociale più agiata si accorge che le sue certezze iniziano crollare e ripudia il lavoro che aveva conquistato, svegliandosi. Metafora ancora perfettamente attuale per descrivere l’eterna insoddisfazione innata dell’uomo e, soprattutto, i subdoli giochi di potere per scalare la piramide sociale.
Franco Battiato – Voglio vederti danzare
Traccia dalle sonorità radiofoniche ma con un testo incredibile, dove in ogni frase Franco Battiato cita una cultura diversa. Inclusiva e travolgente. Ti fa fare il giro del mondo restando fermo e per me questa è sublimazione dell’arte.
Eric Clapton – Tears In Heaven
Una canzone, con la C maiuscola, che tocca l’anima scritta per il figlio prematuramente scomparso. Clapton si pone domande struggenti all’interno del testo a cui però nessuno potrà dare risposte. Commovente.
Sufjan Stevens – For the Widows in Paradise, For the Fatherless in Ypsilanti
Forse possiamo definirla come colonna sonora della mi vita. Il testo ha una doppia chiave di lettura, una biblica ed una più materiale, che lo rendono speciale come pochi altri.
Rino Gaetano – Aida
Adoro la naturalezza con la quale Rino Gaetano passa dalla strofa, dove racconta in un flusso di immagini quella che era l’Italia e tutti i suoi problemi e le sue faide interne, al ritornello, dove invece sembra quasi scacciare tutto con un grido d’amore.