di Thanks For Choosing
Loro sono i Legno, non sappiamo che faccia hanno ma sappiamo che: uno è più alto dell’altro, sono una presenza fissa nella playlist Indie Italia di Spotify, il loro debut album s’intitola Titolo Album ed è un concentrato di sigarette, malinconia, relazioni che finiscono con il ritrovare l’altro su Tinder, dipendenze emotive e maionese. Abbiamo parlato con loro che ci hanno raccontato delle loro influenze musicali, come si sono incontrati e cosa dobbiamo aspettarci per il futuro.
Chi sono i Legno e perchè non vogliono mostrarci che faccia hanno?
In realtà la nostra volontà non è stata quella di nascondere il volto per coprire la nostra identità come hanno già fatto, siamo semplicemente fan dei supereroi e ci piaceva l’idea di creare un personaggio con una sua identità precisa in cui potevamo rispecchiarci, così è nato Legno. Legno ci rappresenta, a volte coprirsi è il miglior modo per aprirsi con la gente, quando siamo Legno non abbiamo più segreti, senza veli ci presentiamo al nostro pubblico come un amico a cui puoi dire e confidare tutto. Abbiamo un rapporto bellissimo con le persone che ci stanno seguendo, a loro non interessa sapere chi c’è dietro la scatola ma sapere che quello che c’è all’interno delle nostre canzoni che faranno proprie.
Insomma come dice lo Zio Ben: “da grandi poteri derivano grandi responsabilità.” Noi siamo i Legno, e ci presentiamo come Legno Felice e Legno Triste, niente di più.
Come nascono i Legno? Dove vi siete conosciuti e come siete arrivati a Davide di Matilde Dischi? Come sembra stia andando fino ad ora e quali sono i vostri obiettivi? … I Legno sono due amici entrambi con la voglia di scrivere canzoni e fare musica.. Abbiamo mandato i provini a Davide di Matilde Dischi, gli sono piaciuti e siamo partiti in questa avventura.. i nostri obbiettivi sono quelli di continuare a lavorare, scrivere canzoni e fare concerti, magari il forum un giorno ospiterà i Legno…
State avendo un bel riscontro di ascolti, secondo voi cosa sta succedendo nella scena pop italiana? C’è differenza tra un tipo di musica come il vostro e ciò che va a Sanremo?
Sono oggettivamente due canali di diffusione diversi, un altro tipo di pubblico, ma comunque se i pezzi funzionano stai tranquillo che la gente gli apprezzerà, quest’anno a Sanremo c’era molto musica bella, da gli Ex Otago, Achille Lauro, Mahmood, Zen Circus, Motta, tutte belle canzoni che hanno sonorità più indie-pop che altro, per cui è semplicemente che è cambiato il vento e che i ragazzi ascoltano in maniera diversa la musica che a sua volta si è adeguata al tipo di ascolto…
Quali sono le vostre influenze musicali? Venditti c’è tra queste? Ci snocciolate un po’ di nomi che vi hanno ispirato, c’è qualcosa che non ci aspettiamo?
Abbiamo ascolti molto simili, dal cantautorato classico italiano che va appunto da Venditti, De Gregori, Lucio, Carboni, alle nuove leve, Brunori Sas, Dente, Gazzelle, Calcutta.. etc.. Ascoltiamo un pò di tutto alla fine…
Da dove arrivate? Siete davvero degli esordienti?
Siamo Toscani e assolutamente si, non abbiamo mai avuto il piacere di poter condividere le nostre canzoni ad un pubblico vero, oppure suonare e cantare davanti a delle persone che cantano i nostri pezzi, è veramente molto bello…
Coez o The Giornalisti? Perchè?
Siamo in due, Legno Triste vota Thegiornalisti, perché è sempre stato un fan di Tommaso, Legno felice è più per Coez, sono entrambi artisti incredibili e che dire uscire con il nostro primo album il solito giorno di Coez fa strano ma ci gasa..
Di cosa parla “Titolo Album“, si può dire che parla essenzialmente di malinconia?
Titolo Album, racchiude tutto quello che avevamo da raccontare, sono momenti di vita quotidiana che volevamo mettere in musica per raccontarvi chi siamo, la malinconia è essenzialmente il filo conduttore dell’intero album. Pensiamo che la tristezza è soltanto lo sfogo è l’arma vincente per superare un momento no, una nota di colore scuro in cui però c’è sempre del piacere da scoprire.. Poi per noi è un pò complicato visto che siamo Legno Felice e Legno Triste, cerchiamo sempre di trovare un punto d’incontro.. Di base siamo persone felici e devastarci di the non è poi così triste…
Come funzioneranno i vostri live? Sarete solo voi due sul palco?
Tra poco parte il tour, siamo molto felici. Felici di presentarvi la nostra band, alla chitarra (Fabio Zini), alla batteria (Marco Floridi)… venite ai nostri concerti sarà una figata…