The Offspring
Tornano finalmente gli Offspring in Italia, dopo ben quattro anni dalla non troppo esaltante apparizione al Rock in Idro 2005. La location scelta è l’Alcatraz di Milano, che si è dimostrato come da pronostico troppo piccolo per la portata della band, ma d’altronde il concerto è stato pianificato proprio nella settimana in cui i due palazzetti milanesi erano occupati per altre manifestazioni.
Aprono la serata i Broadway Calls, band pop punk dell’Oregon che, nella mezzora a disposizione, spara a raffica una dozzina di pezzi tratti dai due studio albums fino ad ora prodotti. Il pubblico si dimostra abbastanza indifferente all’esibizione del terzetto che comunque sforna una prestazione più che buona. Il materiale proposto dalla band è piuttosto monotono e l’assenza totale di piccole pause tra un pezzo e l’altro non ha fatto altro che appiattire ulteriormente la rese live dei brani, costringendo i presenti a guardare più volte l’orologio per calcolare quando dovesse durare ancora l’esibizione. La band esce comunque tra gli applausi senza però esser riuscita veramente ad intrattenere un Alcatraz rovente e pieno al’inverosimile.
Dopo un cambio di palco eterno, gli Offspring salgono sul palco tra le ovazioni dei presenti. La scenografia è inesistente, ma bastano poche note di “The Stuff Is Messed Up” per ribaltare letteralmente il locale. La band appare decisamente in forma, soprattutto un Dexter Holland che, nonostante i chili di troppo, sforna una prestazione canora pari a quella su disco. Anche Noodles è bello carico e non sbaglia una nota, aiutato anche da Todd Morse degli H2O in veste di turnista. La scaletta è di quelle giuste e propone solo qualche pezzo recente come “You ‘re Not Gonna Go far Kid, Kid”, “Hammerhead” e la fiacchissima “Kristy, Are You Doing Ok?” che poteva tranquillamente restare dietro alle quinte. Il resto dei brani proposti nel corso della serata è stato un mix dei più grandi successi della band americana, con l’inclusione a sorpresa di grandi pezzi vecchi come “Walla Walla”, “What Happend To You” e “Have You Ever”.
L’atmosfera tra i presenti è al limite dell’accettabilità, a causa dell’elevata temperatura all’interno del locale e sopratutto alla calca assurda creatasi non solo tra le prime fila. C’è spazio anche e per un intermezzo acustico con una “Gone Away” riarrangiata e suonata dal solo Dexter con un pianoforte. La band saluta i fans sulle note della splendida “The Kids Aren’t Alright” tratta dal quell’ “Americana” che li aveva portati al primo posto delle charts mondiali. Il classico encore è affidato al terzetto “Hammerhead”, “Want You Band” e “Self Esteem” che fanno trasudare ai fans le ultime gocce di sudore rimaste. Il concerto si chiude quindi dopo un’ora ed un quarto intensissima, che ha reso giustizia ad un attesa fin troppo lunga. Gli Offspring sono tornati, e sono anche parecchio in forma.
Scaletta Concerto OFFPSRING Milano 2009
1. Stuff Is Messed Up
2. Bad Habit
3. You’re Gonna Go Far, Kid
4. Come Out and Play (Keep ‘em Separated)
5. Walla Walla
6. Have You Ever
7. Staring At The Sun
8. Gone Away (Piano Version)
9. Kristy, Are You Doing Okay?
10. Hit That
11. What Happened To You?
12. Why Don’t You Get A Job?
13. INTERMISSION
14. Americana
15. All I Want
16. Pretty Fly (For A White Guy)
17. (Can’t Get My) Head Around You
18. The Kids Aren’t Alright
19. Encore:
19. Hammerhead
20. Want You Bad
21. Self Esteem
Luca
25/09/2009 at 15:09
Non ci credo neanche se lo sento che ha cantato come su disco… non ce la faceva 15 anni fa, figurarsi adesso..
qsdfdf
02/12/2009 at 18:56
e allora dovevi esserci per sentire lo spettacolo non parlare proprio se nn lo sai!!!! Grande Dexter!!!