Si tratta della quinta fatica discografica per il quintetto capitanato da Claudio Marongiu, fondatore, leader e voce di una band che si esprime attraverso un rock grottesco e imprevedibile, che sa essere irruento ma anche godibile e pieno di groove, e ha come caratteristica principale quella di essere cantato rigorosamente in dialetto bisiaco, una parlata Veneta che si usa tra l’Isonzo e Trieste.
Molteplici le influenze della band; si va dal garage rock di gruppi come Gories, Demolition Doll Rods e White Stripes fino al punk rock irriverente degli Skiantos, passando per i sax fumosi degli Stooges di “Fun House” per arrivare al funk esplosivo di James Brown. È tutta roba che nasce in una sperduta provincia, opere da scantinato nate in un piccolo mondo con la sua nicchia, i suoi codici e i suoi tic, ma proprio per questo, perché consapevole di sé, capace di parlare a tutti.
Marongiu & I Sporcaccioni raccontano storie; fondamentali sono così le influenze cinematografiche: registi come la Shirley Clark di ‘The Connection’, il John Cassavettes di ‘Faces’ e, più in generale, tutta quella Hollywood che seppe sovvertire le sue logiche e rinnovarsi. C’è anche molta Europa, come i magici proletari di Aki Kaurismaki e il migliore cinema italiano, quello che seppe raccontare la nostra società, specie quella di provincia, senza indulgenze o paternalismi, quel cinema che oggi nessuno ha più il coraggio di fare.
Diverse anche le influenze letterarie, dal romanzo dell’Ottocento,- in primis Dostoevskij e Gogol con i loro occhi così diversi ma egualmente spietati nell’indagare il mondo-, ai giovani autori transgender che indagano le trasformazioni nella sessualità e nel genere.
Legami culturali e artistici solidi ma senza steccati e pregiudizi ideologici, con una capacità istintiva di trasportare in musica e in parole l’oggi delle persone, la loro vita, nei diversi aspetti: sessuale, sociale, affettivo, senza mai cadere nel patetico psicologismo o nella sociologia da manualetto. Insomma, prima di tutto l’arte.
Dal punto di vista strettamente musicale, dopo tre dischi prodotti da Don Antonio, stavolta la band si è affidata alle sapienti mani di Joe Perrino, una delle figure più rispettate del rock indipendente italiano, per un album registrato quasi interamente in presa diretta. La band ha voluto passare dal concetto di ‘paesaggio sonoro’ a quello di ‘assalto dei timpani dell’ascoltatore’, con l’obiettivo di annullare quella distanza fra chi suona e chi riceve l’energia della musica. Un album più diretto, senza mediazioni, da anima ad anima.
MARONGIU & I SPORCACCIONI
Marongiu & I Sporcaccioni nascono come gruppo rock blues che si esprime in dialetto bisiaco (o bisiacco) nel 2004. La loro provenienza è quella della provincia di Gorizia, nello specifico l’insieme dei paesi costituenti la “bisiacaria“. Il cognome Marongiu è di origini sarde e fa riferimento al fondatore del gruppo.
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Orsetta Pelosa
31/03/2023 at 12:46
Eccolo lì nel vano tentativo di emergere dal blackhole dov’è confinato da sempre. Cerca la sponda sarda – J. Perrino – ma il limite è tutto bisiaco. Salvando il quartetto d’accompagnamento, serio, professionale e ascoltabile, il buon ClaMa dovrebbe arrendersi all’evidenza lapalissiana:il suo gracchiare non è musica. Non è ascoltabile. Non è vendibile. Per buona pace di tutti. Orsetta Pelosa
Claudio Marongiu
01/04/2023 at 16:51
Valutazioni legittime e ponderate con indubbio acume, su cui specie Rocco Tanica si troverebbe in perfetto accordo.
Sabina
01/04/2023 at 21:11
Metta almeno il suo vero nome e la sua faccia se vuol esser così graffiante. Claudio ci mette la grinta e la sua spontaneità nel portare avanti un discorso di musica con testi in bisiacco. Può piacere o meno. X cui nessun ghe gha ditto de ascoltarlo.
Gabriele Gustin
02/04/2023 at 15:05
Signorina ma lei lo sa che emana fortissime vibes da imbecille? Tutto ciò è meraviglioso. Sarebbe bellissimo sapere chi sta parlando, ma non mi aspetto di scoprirlo: i codardi spesso utilizzano nomignoli patetici per riuscire a tirare fuori le palline e sentenziare a caso. Buona giornata!