Love in Elevator vs Mudhoney
21/10/2009 @ NEW AGE, TREVISO
22/10/2009 @ ALPHEUS CLUB, ROMA
23/10/2009 @ ESTRAGON, BOLOGNA


Love in Elevator
I Love in Elevator saranno la band di supporto ufficiale dei Mudhoney nelle loro uniche tre date italiane: il 21 ottobre al New Age di Treviso, il 22 all’ Alpheus Club di Roma e il 23 all’Estragon di Bologna. La band veneta, che già nel 2007 fu invitata dagli Shellac di Steve Albini ad aprire uno dei loro concerti italiani, questa volta si esibirà prima del famoso gruppo grunge di Seattle. Con la rinnovata e ormai consolidata line up, presenteranno i brani di Re-Pulsion, il loro ultimo disco uscito lo scorso anno, e alcuni inediti che saranno presenti nel nuovo album, a cui stanno attualmente lavorando.
Biografia di LOVE IN ELEVATOR
Love in Elevator nasce a Venezia, verso la fine del 2001. La line-up fino al 2006 comprende: Giulia Volpato (voce), Anna Carazzai (chitarra e voce), Michela Modesto (basso) e Tommaso Sogne (batteria).
Nel 2004 la band entra al Mezzanima Studio di Milano per registrare il primo pugno di tracce che daranno vita al Venoma EP, uscito per Jestrai Records. La tracklist prevede due pezzi propri, Venoma e Buildings Upside Down, e due cover; una dei Beatles (Helter Skelter, uscita anche per la compilation Jestrai tributo ai Beatles, lo stesso anno) e una dei Breeders (Doe).
Il percorso live della band comincia ad ingranare partendo da piccoli club undergroud e bar, fino ad arrivare a palchi di supporto a band come Verdena (I), One Dimensional Man (I), Tre Allegri Ragazzi Morti (I), Art Brut (UK), Shellac (USA), e partecipando al grande Rock in Idro nel 2005, insieme a Juliette Lewis and the Licks, Turbonegro, The Hives, etc…
Proprio nel 2005 la band torna in studio, questa volta al Natural Head Quarters Studio di Ferrara, per dare vita al primo ruvido e violento full length, Sue Me, che guadagna recensioni positive.
Love in Elevator suona rumoroso, puro e abrasivo, mescolando l’innocenza, la fragilità e l’ingenuità infantili, al malessere amaro e tormentato vissuto sulla propria pelle.
Nel momento di dar vita al nuovo album, Re Pulsion (2008), la band non smussa minimamente il proprio sound. Alla batteria, in studio, c’è Franz Valente (Il Teatro Degli Orrori, One Dimensional Man).
Già Sue Me si poteva definire un’eruzione di catartica violenza, ma Re Pulsion ne approfondisce gli aspetti psicologici e traumatici, sondandone le profondità in un pandemonio demoniaco costruito su urla isteriche e distorsioni massicce, su cui Anna incide testi a metà fra pazzia e rabbia, disincanto e frustrazione.
La formazione si completa in Luglio con Christian Biscaro (Malvena, Boulevard Pasteur) e Roberto Olivotto (Diet Kiss, Meian Project), rispettivamente basso e batteria.

