Michele Riondino, Roy Paci e Diodato insieme al Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti hanno presentato oggi, alla Città dell’Altra Economia di Roma il programma di #unomaggiotaranto 2018, oggi giunto alla quinta edizione.
UNO MAGGIO TARANTO 2018
Dopo il grande successo delle passate edizioni (nel 2016 oltre 250 mila presenze) e dopo lo stop dello scorso anno per evitare strumentalizzazioni durante la campagna elettorale per le elezioni comunali, torna l’Uno Maggio di Taranto, manifestazione interamente autofinanziata, creata dal Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti, un gruppo di operai e cittadini formatosi a seguito del sequestro degli impianti inquinanti dell’Ilva nel 2012.
Anche quest’anno la direzione artistica è affidata a Michele Riondino a Roy Paci e Diodato. A condurre l’evento saranno Valentina Petrini, Valentina Correani, Andrea Rivera insieme alla new entry Martina Dell’Ombra.
Numerosi sono gli artisti che hanno scelto di aderire all’iniziativa a titolo gratuito. Dalle ore 14.00 si alterneranno sul palco del Parco Archeologico delle Mura Greche:
Emma Marrone, Brunori Sas, Levante,
Noemi, Mezzosangue, Irene Grandi,
Ghemon, Teresa De Sio, Colapesce,
Bud Spencer Blues Explosion,
Coma_Cose, Piotta, Luca De Gennaro,
Modena City Ramblers, Lacuna Coil,
Mama Marjas & Don Ciccio, Fido Guido,
Francesco Di Bella, Meganoidi, Terraross,
Med Free Orchestra, Frenetik & Orange 3
Sul palco non ci sarà solo la musica ma verrà dato seguito al lavoro svolto dal Comitato nelle scuole superiori attraverso laboratori con associazioni, giornalisti, intellettuali e personaggi dello spettacolo. Il tema sarà “Programmiamo il nostro Futuro”.
Saranno presenti le più importanti realtà in lotta su e giù per l’Italia: dai No Tav ai No Tap. Le donne, poi, avranno un ruolo centrale sul palco: da quelle in prima linea per denunciare l’inquinamento – come le Donne per
Cornigliano, determinanti per la chiusura dell’area a caldo dell’Ilva di Genova – a quelle che in Kurdistan hanno dovuto imbracciare il fucile per la libertà propria ma anche dei popoli europei. Taranto è il paradigma delle lotte contro lo sfruttamento e il capitalismo selvaggio. Vogliamo che diventi anche il luogo di incontro per immaginare un futuro diverso.