di Thanks For Choosing
Questo disco dei Foals è un viaggio notturno metropolitano, con insegne luminose di supermercati ancora aperti e traffico di circostanza, vociare lontano di locali affollati nei quali non abbiamo mai neanche messo piede, mentre tutto sta praticamente cadendo a pezzi. Questo album, prima parte che andrà a completarsi entro la fine dell’anno, suona come la colonna sonora di un romanzo distopico di Cormac McCarthy dalle tinde urban, un film di David Lynch (uno di quelli più comprensibili) con molte luci al neon. La new wave che si fonde senza contrasti con suggestioni dance, un timbro decisamente verso il post punk, presammale britannica. Percussioni e sbrilluccichii (apprezzata e assimilata la lezione lasciata degli !!!), math rock e lamenti, accenni psichedelici su base indie-rock e ipnosi di gruppo.
Un ottimo disco, poco altro da aggiungere. Punti alti – la malinconica Moonlight, e le chitarre su Syrups. Da apprezzare durante i festival estivi, in perdizione alcolica, dall’inizio alla fine quando non si riesce a prendere sonno. Un disco che suona totale, devastante, che smuove corde, quelle giuste, di quando si ascolta qualcosa di estremamente curato e completo, e si ha come la sensazione che il primo ascolto non sarà certo l’ultimo. In linea con i precedenti. Bellissimo.
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FOALS
Giovedì 16 Maggio 2019 – MILANO
Fabrique
Biglietti in vendita a questo link > http://bit.ly/foals2019

