In occasione della tappa italiana del Tiësto Meet Tour alla discoteca Il Muretto di Jesolo (Venezia), Škoda Italia ne approfitta per presentare Citigo, la “piccola” di casa, appena arrivata nelle concessionarie italiane, dedicata in particolare alle fasce d’età più basse. Il marchio automobilistico ceco sceglie la partnership con il noto artista musicale olandese ponendosi come parola chiave il verbo “comunicare” e nessuno meglio di Tiësto poteva rappresentare questo concetto, abituato da anni a dialogare con successo con il pubblico giovane di tutto il mondo tramite la propria musica. La serata ha confermato la riuscita della collaborazione, il 20 giugno centinaia di ragazzi si sono riuniti all’interno della discoteca veneziana in cui era esposta la Citigo (con una livrea particolare creata appositamente per l’evento) potendo partecipare gratuitamente alla serata accreditandosi tramite la registrazione sulla pagina Facebook ufficiale di Škoda Italia.
Prima dell’inizio della sua performance, Tiësto ha concesso a Rockon.it qualche minuto per porgli un paio di domande sui trend musicali del 2012 e sulla sua carriera.
Ascolta l’intervista in formato audio in inglese
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V: Škoda Citigo si propone di ricoprire un ruolo di “comunicatrice” tramite il proprio design e le proprie caratteristiche pensate appositamente per i giovani e sceglie di avvalersi di Tiësto come rappresentante di questo concetto; data la tua esperienza pluriennale in materia, qual è il modo migliore di parlare alle fasce d’età più basse?
T: Per quanto mi riguarda di sicuro il modo migliore di parlare ai giovani per me è tramite la mia musica; è il mio lavoro, mi rapporto a loro tramite questo ed è ciò che mi riesce meglio.
V: Hai una lunga carriera di successo alle tue spalle, c’è un’esperienza che ricordi in maniera più forte rispetto alle altre?
T: È veramente lunga, praticamente è un libro (ride n.d.g.) ed è veramente difficile, non ho un singolo ricordo in particolare. Credo che, in generale, ciò di cui vado più fiero sia l’impatto che la mia musica ha in tutto il mondo, su così tante persone diverse fra loro e su generazioni differenti e questo mi porta a sentirmi positivo verso ciò che ho fatto finora e ciò che faccio adesso.
T: No, non ne preferisco uno in particolare, amo suonare in tutto il mondo e il mio obiettivo è proprio quello di riuscire ad arrivare al termine della mia carriera avendo suonato almeno una volta in tutti i Paesi del mondo.
V: Sempre a proposito del tuo modo di fare musica, qual è la differenza tra suonare in una discoteca e suonare in uno spazio aperto?
T: C’è una gran bella differenza, suonare all’aperto equivale a proporre un concerto inteso come un grande show in cui puoi arrivare ad avere di fronte a te 20 mila persone per cui si tende a proporre i grandi pezzi, mentre in un club come questo (Il Muretto n.d.g.) si può sperimentare un po’ di più proponendo anche tracce secondarie.
V: E ciò che provi riguardo a questo, preferisci suonare in un club o all’aperto?
T: Mi piacciono entrambe le situazioni, è un po’ come il cibo, un giorno vuoi gli spaghetti, il giorno dopo vuoi la carne, ti piacciono tutti i tipi di cibo e li vuoi provare tutti (ride n.d.g.).
V: Quali saranno, secondo te, i trend musicali per questa estate?
T: Credo che la musica olandese stia prendendo piede, in particolare l’electro house di matrice olandese. Anche le sonorità indie, la musica indie pop abbinata all’electro house penso possa essere la nuova tendenza.
V: A proposito di questo hai qualche collaborazione in mente per il futuro?
T: Ho qualcosa in mente ma non con nomi troppo famosi, non mi interessa avere a che fare per forza con persone famose, ciò che mi importa è fare dei buoni pezzi. Quindi sì, arriveranno alcune collaborazioni interessanti ma non per via di personaggi famosi bensì per la qualità delle canzoni.
V: Dunque sei particolarmente interessato in prima persona alla musica indie e alla scena indipendente…
T: Assolutamente sì, amo collaborare con la scenda indipendente, le band indie sono le mie preferite.
V: I colleghi delle altre due testate qui presenti vorrebbero sapere qualcosa riguardo le tue intenzioni di suonare ancora in Italia; sappiamo che sarai a Roma prossimamente…
T: Sì la prossima tappa sarà proprio quella del SounDrome a Roma (l’International Dance Concert del 28 giugno, Stadio Olimpico, n.d.r.).
V: E ti piace suonare qui da noi?
T: Sì, amo suonare in Italia, trovo che il pubblico italiano sia musicalmente colto, ogni volta che suono qui è un’esperienza davvero intensa, è come una partita di calcio.
V: Diciamo che il pubblico italiano si lascia coinvolgere…
T: Esattamente, si lasciano coinvolgere, cantano quasi tutte le canzoni. Alcune date sono state davvero fantastiche, mi chiedevo “Come diavolo fate a conoscere anche questi pezzi?!”.
V: Siamo molto passionali…
T: Sì, siete veramente passionali, siete appassionati di musica!
Concludendo l’incontro, oltre a chiedere scherzosamente se pensiamo che l’Italia possa vincere gli Europei di calcio, Tiësto ha spiegato che per quest’anno la serata del 20 giugno è stata l’ultima tappa nella zona di Venezia ma di sicuro nei suoi progetti c’è quello di ritornarvi nel 2013. “Venezia è una città bellissima, anche questo club, Il Muretto, mi piace davvero molto. Avevo già avuto occasione di suonarci un paio di volte ed è un grande club; mi piacerebbe tornare ancora in futuro, sia qui, sia nelle feste in spiaggia”.
Ciò che Tiësto dichiara poi di apprezzare maggiormente di quest’area geografica è il fatto che, per gli eventi di questo tipo, il pubblico sia composto non solo da italiani ma anche da persone provenienti dai Paesi esteri vicini al Norditalia.
Gli staff organizzativi del Nordest facciano quindi tesoro di questo.
Veronica “Beast” Drago

